Gli speroni sono sopravvalutati per l'equitazione, ma c'è davvero bisogno di usarli?
Essi fanno parte di quell'armamentario definito rinforzi negativi, che si contrappongono ai rinforzi positivi, o naturali, che sono gli aiuti di gamba e mano, voce e dell'assetto di tutto il corpo del cavaliere in generale. Gli speroni sono raramente necessari, se veramente si sa andare a cavallo, ed è fin troppo facile fare affidamento su questi aiuti artificiali per riempire lacune di addestramento, di vocazione, di carisma in leadership, non già del cavallo, ma di chi ci sta sopra.
Gli speroni, non solo dovrebbero essere l'ultima risorsa per il cavaliere che ama definirsi avanzato, ma anche per il principiante, perché quest'ultimo anziché apprendere come padroneggiare le varie andature attraverso la propria di disciplina a sella, può finire per correggere il cavallo per i propri errori.
Questo di non volersi assumere le proprie responsabilità, e di scaricare sempre sugli altri i propri errori, è già una tendenza di molti esseri umani inconcludenti, farne anche un metodo di educazione, è controproducente a creare persone che sappiano veramente andare a cavallo con grazia.
Se proprio l'istruttore insiste sull'utilizzo di questi rinforzi coercitivi, tanto più si è principianti, e quindi incapaci di controllare efficacemente gli aiuti, tanto meglio scegliere in commercio quelli meno aggressivi, gli speroni a goccia con terminale fatto da un pallino di plastica. Ne esistono in diverse fogge e colori, per essere compatibili sia con la monta inglese sia con quella americana.
Tutti gli speroni sono portati con il collo o con lo stelo rivolto verso il basso. Dovrebbero essere montati all'incrocio tra tallone e caviglia e il cinturino dovrebbe essere allacciato verso l'esterno dello stivale da equitazione, con la punta della cinghia rivolta verso il basso.
Come per tutti gli altri rinforzi negativi, lo sperone se usato, deve essere eseguito istantaneamente alla richiesta ignorata o è controproducente del tutto. Se il cavallo ignora l'aiuto di gambe, si usa lo sperone inserendolo come una rapida pressione, non un colpo, entro pochi secondi dal comando ignorato. La successione è questa: aiuto di gamba, aiuto di polpaccio, leggera pressione di sperone ruotando il tallone verso l'interno (lato cavallo), senza sollevare la gamba mentre questo accade. Non deve cioè essere un colpo da rodeo di centi anni fa che fiacca il cavallo. Queste cose, non solo non vanno più di moda, ma sono proprio uno spettacolo abbruttente di viltà e codardia. Oggi non si va a cavallo per sopravvivenza, ma per occupare il tempo libero, per sport e ricreazione, dunque l'atteggiamento dovrebbe essere consono alla situazione e alla mutata sensibilità del pubblico nei confronti degli usi di animali per sport e piacere. Ovvero, tanto meno si vede, dal punto di vista del pubblico, questa azione, meno figuracce da incompetente o maltrattatore rischia il cavaliere.
L'uso eccessivo dello sperone può rovinare il cavallo, psicologicamente parlando.
Alcuni cavalli possono imparare a ignorare lo sperone e diventare insensibili alle indicazioni del cavaliere. Quindi lo sperone deve essere applicato con molta prudenza o evitato del tutto, investendo su una migliore educazione del cavaliere e una relazione affettiva più affinata con il cavallo.
Speronare non dovrebbe essere un modo per punire. Gli speroni non dovrebbero mai lasciare un segno di fiaccatura sul cavallo. Se ci sono evidenze sui fianchi del cavallo dell'uso degli speroni, significa che l'utilizzo degli stessi è improprio. I regolamenti sportivi, e dunque i giudici di gara, dovrebbero squalificare i cavalieri che fanno un uso improprio degli speroni, senza indugio.