La formazione assertiva è un tipo di educazione progettata per aiutare le persone a essere consapevoli delle cause effetto nella relazione e quindi prone ad assumersi delle responsabilità nell'educazione del cavallo e nelle sue eventuali problematiche

Si configura come un insieme di risposte appropriate a valutare l'attitudine del cavallo e dell'allievo equestre, lontano dalla passività e dall'aggressività.

Inoltre, promuove l'equità e l'uguaglianza nelle interazioni umano-cavallo, basate su un senso positivo di rispetto per se stessi e gli altri, indipendendetemente dalla specie di appartenenza.

Un formatore assertivo proteggerà i suoi confini, senza calpestare quelli degli altri, umani o cavalli che siano, trattandoli con rispetto e compassione.

Scopo:

Lo scopo della formazione assertiva è di insegnare all'altro - persona e cavallo - alcune strategie appropriate per identificare bisogni e richieste nel rispetto reciproco.

La formazione all'assertività è un approccio ampio che può essere applicato a tutte le discipline. È importante imparare a comunicare in modo chiaro e onesto, perché porta a un miglioramento delle relazioni umano-cavallo.

L'educazione assertiva non può prescindere da un approccio positivo (essere sicuri di sé, forti, determinati). È molto importante conoscere se stessi e le proprie capacità, prima di imporre una disciplina agli altri. Quindi occorre conoscere i propri limiti, gli spazi personali da rispettare ed essere in grado di essere empatici (capire i problemi dell'altro).

Il ruolo delle emozioni

L'educazione assertiva dell'altro tiene conto delle emozioni in gioco. L'istruttore assertivo, che educa persone a montare a cavallo, e le vuole assertive, si pone e pone delle domande. L'allievo è in grado di fare quanto gli viene richiesto? E il cavallo? L'educazione assertiva combatte pregiudizi e e steretipi ed educa a saper dirimere in prima persona le problematiche che possono esserci tra chi vuole fare equitazione e il cavallo, consentendo l'espressione di sé e riconoscendo limiti invalicabili che sono una questione di rispetto.

Nell'educazione assertiva i perdenti non esistono, perché i limiti sono riconosciuti e rispettati. 

L'importanza dei limiti, dello spazio personale e dell'empatia

Il valore di creare una relazione forte ed empatica consente di mettersi nelle scarpe e zoccolo degli altri.

Questa è la missione del protocollo educativo, basato sui seguenti scopi:

  • Considerare le caratteristiche del binomio persona cavallo.
  • Prendere decisioni riguardanti il benessere di entrambi.
  • Lasciare una traccia per il futuro, perché l'allievo e il cavallo possano andare avanti, indipendentemente da chi è o sarà l'allenatore, il quale agisce per il bene di chi gli si è affidato, e non solo per interesse personale.
  • Un leader positivo non ha paura di perdere il cliente e quindi fa la cosa giusta, non quella più conveniente a breve termine, perchè offre un programma di formazione di qualità, non di quantità.

Il ruolo della critica assertiva

Essere un formatore e allenatore assertivo non significa rinunciare al proprio ruolo critico, ma offrire un giusto compendio di complimenti e critiche mirate, non generalizzate.

  • L'educatore assertivo è in grado di dire NO, questo non si fa o non si fa così, perché è in grado di dare una spiegazione logica, tecnica, empatica.
  • L'educatore assertivo non ricorre a nessuna violenza, né fisica né verbale né emotiva, per la formazione del binomio umano-cavallo.
  • L'educatore assertivo tiene conto delle circostanze, dell'età, dei problemi, del tempo della dinamica, delle risorse a disposizione.
  • L'educatore assertivo sa leggere la comunicazione non verbale, del corpo, etologica, sia per quanto riguarda i cavalli, sia per quanto riguarda le persone.

Tono di voce

Le emozioni spesso vengono offerte non tanto da quello che le persone dicono, ma da come lo dicono. Il cavallo ad esempio, non capisce le parole, ma comprende perfettamente il tono di voce. Lo stesso per l'allievo umano che in più comprende anche il contenuto del discorso.

Ad esempio, parlare a voce alta o urlare gli ordini può mostrare aggressività, parlare gentilmente e dare sorrisi e incoraggiamento può mostrare premure perché il linguaggio del corpo è importante.

Il ruolo delle conferme

Un educatore assertivo cerca la conferma positiva del suo allievo umano e cavallo. Si preoccupa del loro stato d'animo. Ricerca l'approvazione e il consenso, non il dominio ingiustificato. Non usa tecniche di oggettivazione dell'altro per renderlo succube. Offre una motivazione eticamente valida a quanto richiede di fare. Non approfitta mai della sua posizione di formatore per nuocere all'altro. Non insegna a nuocere al cavallo per un obiettivo sportivo, mettendo il rispetto alla base di tutto il lavoro e della relazione che deve essere di lavoro, senza mai sforare in atteggiamenti o azioni che violano l'integrità dell'altro.

Tutto ciò è molto importante per lo sviluppo sociale e personale del cavallo e dell'allievo umano, ma anche per la dignità dei luoghi in cui si lavorano i cavalli per sport, turismo, attività ludico, ricreativa o assistenziale, e degli operatori addetti alla formazione di persone e cavalli all'equitazione.