Certamente. Cavalli uccidono persone, più involontariamente che altro, disarcionandole, colpendole.
Può capitare, quasi mai il cavallo ha voluto farlo con intenzione.
I cavalli sono animali grandi e potenti. L'equitazione è uno sport difficile. A+B=sport potenzialmente pericoloso.
Questo è il motivo per cui occorre rispettare e avere timore dei cavalli, non sottovalutare l'aspetto di apprendere le competenze attraverso appositi corsi nelle scuderie e maneggi qualificati, nonché l'importanza delle pratiche e dispositivi per la sicurezza, come il caschetto ad esempio.
In particolare, anche chi non cavalca è a rischio. Occorre essere consapevoli del fatto che i cavalli hanno un punto cieco dietro di loro, e che trovandocisi, può succedere che calciando feriscano, o uccidano, anche se il loro obiettivo era allontanare una mosca, non fare del male all'essere umano che in quel momento era nel posto sbagliato.
I cavalli poi, sono spesso allevati allo scopo di aumentarne la potenza muscolare per un impiego sportivo o l'altro, e se sono impegnati in attività agonistiche, possono essere ferrati, il che aggraverebbe i danni del colpo benché casuale e non volontario.
Possono essere paurosi, nevrili, e non di rado tenuti senza riguardo delle loro libertà etologiche, dunque quando possono permettersi una libertà di movimento, ne sentono il bisogno e si sfogano, mettendo a rischio se stessi e chi cerca di governarli.
Possono prendere la mano, sfuggire, travolgere persone nella loro fuga.
Detto questo, i cavalli a disposizione del pubblico, ad esempio per imparare l'equitazione, sono di solito buoni e prevedibili, appositamente educati per avere a che fare con principianti. Se i cavalli sono abituati al contesto in cui vivono, alle persone che se ne occupano, se tenuti in adeguata cura, alimentati correttamente e movimentati il giusto, non rappresentano particolare rischio.
Ma le cose possono accadere al di là delle loro intenzioni e di quelle di chi li attornia. Quindi le precauzioni non sono mai troppe con i cavalli.