Spesso viene insegnato che è irrispettoso lasciare che i cavalli entrino nel proprio spazio personale, eppure i cavalli dovrebbero lasciarsi toccare in qualsiasi parte, in qualsiasi momento, da chi intende cavalcarli o prendersi cura di loro.
Questo doppio standard può spiegare molti "problemi comportamentali".
Gli equini sono animali grandi e pesanti. Questo può sembrare un fatto ovvio, ma è fondamentale tenerlo a mente ogni volta che interagiamo con loro.
Ciò non implica che i cavalli siano animali aggressivi che attaccano i loro conduttori, ma possono essere eccessivamente reattivi e distratti. Se dimenticano che ci sei o semplicemente non gliene importa perché non c'è un vero legame affettivo, possono calpestare l'umano o investirlo mentre si dirigono ovunque stiano andando.
Il rispetto all'interno di una mandria di cavalli viene stabilito rendendoti significativo per gli altri nel branco. Ad esempio, una cavalla guida per il suo branco, stabilisce il rispetto non permettendo ad altri cavalli di entrare nel suo spazio personale.
Se uno si avvicina troppo per il suo conforto, lo avvertirà girando le orecchie, facendo uno sguardo torvo e agitando la coda. Questo potrebbe essere seguito dal mostrare i denti o minacciare di calciare o colpire. Se l'altro cavallo continua a non ricevere il messaggio, seguirà l'azione, mordendo il soggetto invadente, calciando colpi in aria per spaventarlo o colpendolo con il muso fino a che il cavallo non se ne va. Altri cavalli imparano rapidamente a rispettare il suo spazio e a leggere i segnali di pericolo.
Come umani che vogliamo interagire con i cavalli, non possiamo morderli, calciarli o spostarli con la nuca, ma vogliamo lo stesso imparare il loro linguaggio per comunicare meglio e stabilire educazione e rispetto reciproco per la sicurezza di tutti.
Quando un cavallo non rispetta lo spazio personale della persona, ci si può fare più imponenti alzando le braccia e agitandole, si può emettere uno schiocco vocale di scoraggiamento o utilizzare la longia o il carrot stick come prolungamento del braccio, senza bisogno di colpire il cavallo, agitando tali mezzi solo come scoraggiamento puntati ai fianchi dell'animale, ed evitando sempre di puntare alla testa perché un colpo agli occhi, se si perde il controllo della situazione, potrebbe rendere un cavallo cieco.
Quando il cavallo si ritira dallo spazio personale, si smette di far oscillare la corda e di fare rumore. Stabilire confini chiari con i cavalli implica anche imparare i loro di confini.
In primo luogo, i cavalli sono a disagio, persino spaventati, quando vengono toccati da qualcuno di cui non si fidano, proprio come succederebbe a noi. Orecchie girate, sguardo torvo, morsi o altre minacce sono segnali che il cavallo usa per difendere il proprio spazio personale.
Condividere lo spazio intimo, quello a ridosso del corpo, è un segno di legame, non solo per gli umani, anche per i cavalli, che non va dato per scontato.
Se si vuole che i cavalli siano gentili anche quando sono approcciati da persone che li conoscono poco, occorre che gli stessi cavalli siano trattati con rispetto da chi li avvicina, a partire dagli operatori di scuderia, agli allievi della scuola di equitazione, ai proprietari o detentori.
Per tutto questo, occorre imparare a settare il rispetto degli spazi personali umano/cavallo.
Spazio personale e cavalli
Mantenere l'integrità dello spazio personale quando si lavora con i cavalli è fondamentale per la sicurezza, la fiducia e il legame. L'addossamento del cavallo alla persona, non invitato, è un comportamento prevenibile e gestibile, ma spesso trascurato. Allo stesso modo, la consapevolezza dello spazio personale del cavallo è importante quanto la difesa del proprio.
Ognuno, persona e cavallo, ha un'area di spazio personale che circonda l'intero corpo fisico. Questa comoda dimensione della "bolla" può variare da individuo a individuo e all'interno di relazioni diverse. Considereremo lo spazio personale di una persona approssimativamente la lunghezza di un braccio attorno al corpo. Disagio, risentimento e conflitto possono sorgere quando lo spazio personale viene invaso senza permesso.
Onorare lo spazio personale del cavallo
I cavalli hanno il loro spazio personale che varia notevolmente a seconda di individui, circostanze ed esperienze diverse. Sebbene lo spazio personale di un cavallo sia logicamente più ampio del nostro, un cavallo poco avvezzo al contatto con estranei è probabilmente più sensibile all'invasione a causa di forti istinti di sopravvivenza e può essere esasperato da un trattamento approssimativo o da eventi traumatici. I puledri possono essere presi dal panico quando sono avvicinati in modo troppo stretto da una persona. Per il caso di un cavallo maturo che ha una visione positiva delle persone, considereremo lo spazio personale la lunghezza di circa 1,5 metri che circonda il suo corpo, che è circa l'area che un cavallo manterrà quando è in libertà con i membri della sua banda.
Alcuni cavalli hanno reazioni avverse all'ingresso brusco nel loro spazio. Molti cavalli hanno imparato a tollerare l'intrusione spaziale ignorante da parte delle persone, mentre altri possono mettersi sulla difensiva. I cavalli timorosi sono in genere più sensibili e generalmente hanno una zona di comfort più ampia rispetto ad altri.
È importante sapere dov'è la soglia del panico con i cavalli paurosi. Attraversare ripetutamente i confini ignorando il linguaggio del corpo del cavallo influenzerà negativamente la fiducia del cavallo nelle persone che lo circondano e potrebbe rendere il cavallo poi difficile da gestire.
Nelle circostanze in cui un cavallo sta "spingendo" il proprio conduttore, si potrebbe sostenere che il cavallo stia semplicemente mantenendo il proprio spazio, cercando di allontanare chi gli sta andando a ridosso non invitato. Dipende però dal contesto, altre volte se il cavallo allunga il muso per toccare delicatamente una persona, la sta invitando ad entrare in intimità.
I comportamentalisti equini sostengono che "il gioco amichevole" consiste nell'ottenere il permesso di toccare il cavallo usando l'avvicinamento e la ritirata. Con qualsiasi cavallo è saggio e premuroso entrare rispettosamente nello spazio di un cavallo con l'osservazione continua di qualsiasi reazione. Se il cavallo diventa agitato o impaurito, potrebbe essere saggio fare marcia indietro e riprovare in altro momento, quando il cavallo accetta o cerca il contatto. I cavalli accettano l'approccio frontale di sconosciuti quando viene allungata una mano sul collo più facilmente che altrove.
Il rispetto reciproco e la cortesia sono importanti nell'equitazione.
Sfida e riflessione
Ovvio che un cavallo destinato a lavorare, non può scegliere quando essere toccato e quando no, perché è sistematicamente sottoposto al grooming e ad essere sellato quando il suo conduttore vuole fare attività sportiva. Come si fa a onorare lo spazio personale del cavallo, se deve essere invaso per lavorare l'animale a sella? Bisognerebbe imparare a rispettare comunque i cavalli, a leggere le loro reazioni. Se un cavallo è ben educato ed è collaborativo al lavoro, significa probabilmente che non gli dispiace più di tanto quello che si andrà a fare.
Se di solito si predispone bene al lavoro, ma capita che mostri ritrosia alla preparazione, magari ci sono problemi di salute, o di eccesso di lavoro e scarsi momenti di svago, per cui sarebbe meglio posticipare il suo impiego e lasciargli più tempo libero per se stesso al paddock. I cavalli sono come bambini. Non tutti i minori hanno sempre voglia di andare a scuola e studiare. E anche per i giovani umani si potrebbe concludere che sono i genitori a scegliere, non loro. E' così anche per i cavalli. Non scelgono quale lavoro fare, ci si trovano implicati. E' nostro dovere però rendere quel lavoro il più sicuro, tollerabile, comprensibile e stimolante anche per il cavallo, perché non sia una condanna, ma una opportunità di crescita personale per poter accedere a una vita più agiata e in benessere, con i dovuti momenti di riposo, ristoro e "vacanza" e tutte le cure all'uopo per il mantenimento in salute e benessere. Solo così si potrebbe parlare di equo scambio.
I no dei cavalli devono essere quindi avvertiti, compresi e interpretati, perché anche quelli aiutano la persona a diventare uomo o donna di cavalli più responsabile e consapevole e aiutano i cavalli a comprendere che anche loro sono rispettati.
Intrusione nello spazio personale
Questo atteggiamento si vede spesso nel momento della somministrazione del cibo. L'umano può sentirsi "aggredito" e intimorito da uno o più cavalli che gli si affollano addosso se liberi, nel momento in cui si porta loro fieno o mangime o altri alimenti come frutta e verdura fresca. Può sembrare che il cavallo stia guidando l'umano o addirittura "spingendolo" in giro.
Questo modo dei cavalli può sembrare inizialmente innocuo, ma se questo comportamento viene incoraggiato o lasciato incontrollato, spesso diventa fastidioso nel migliore dei casi e pericoloso nel peggiore. La continua invasione spaziale non dovrebbe essere considerata "simpatica" poiché questo comportamento spesso aiuta a sviluppare un cavallo "maleducato". L'escalation dell'invasione spaziale da parte dei cavalli può diventare un fattore che contribuisce a vari altri problemi comportamentali come mordere, sfregare eccessivamente la testa contro l'umano o un atteggiamento aggressivo. Una scarsa comunicazione a terra spesso si traduce anche in una scarsa comunicazione a sella.
Cause di invasione della bolla personale
L'invasione di spazi personali nei cavalli non è naturale e spesso diventa un comportamento appreso. In natura i cavalli sono generalmente ben distanziati con almeno la lunghezza di un corpo tra di loro (tranne quando si verifica la toelettatura reciproca). Il sovraffollamento in un paddock provoca spesso conflitti fisici. L'addossamento dei cavalli ai loro conduttori è comune nei cavalli considerati avvezzi a problemi comportamentali o mancanza di educazione appropriata. I conduttori premiano inconsapevolmente il comportamento di affollamento con dolcetti o altre coccole. Un conduttore che permette a un cavallo di andargli addosso per il grano insegna al cavallo che l'invasione dello spazio è accettabile. La scarsa socializzazione ed eccessiva scuderizzazione in posta singola nei cavalli può contribuire a problemi di spazio e comportamenti intrusivi poiché gli animali non hanno imparato a rispettare lo spazio personale degli altri cavalli. I puledri allattati artificialmente sono noti per la mancanza di comprensione del rispetto degli spazi personali. Gli stalloni possono essere più inclini a comportamenti intrusivi e aggressivi perché proteggono ardentemente quella che considerano la loro area. I cavalli possono irrompere vicino a qualcuno in cerca di conforto. Ricevono rassicurazione e hanno imparato che l'intrusione nello spazio personale è accettabile. Questo atteggiamento è più spesso sinonimo di mancanza di educazione, piuttosto che di cattive intenzioni.
Prevenire l'intrusione di spazio
Mentre i puledri appena nati vengono tenuti vicino al fianco della madre, non passa molto tempo prima che la mamma decida che è ora di insegnare al piccolo a stare più distanziato per introdurlo a una graduale autonomia tramite lo svezzamento. È importante che conduttori e proprietari facciano lo stesso con i cavalli giovani. Spostare costantemente il puledro fuori dal proprio spazio personale quando viene invaso contribuirà notevolmente allo sviluppo di un cavallo maturo emotivamente e ben educato.
Diventare attento al comportamento equino e al linguaggio del corpo aiuta il conduttore a valutare una situazione e reagire in modo appropriato. Dirigere delicatamente ma con fermezza i cavalli fuori dal proprio spazio personale durante le interazioni aiuterà a evitare futuri comportamenti incauti. Mantenere un'idea chiara nella propria mente di dove siano esattamente quei confini in ogni momento aiuta a determinare quando correggere l'intrusione di spazio.
Correggere l'intrusione di spazio
L'intrusione nella bolla personale dovrebbe essere corretta in modo chiaro, deciso e coerente. Insegnare al cavallo a indietreggiare di un paio di passi per ricevere un bocconcino sembra funzionare e sarebbe un esempio di rinforzo positivo in questo tipo di allenamento. Nel caso di un cavallo che cerca conforto da una persona, si può chiedere all'animale di indietreggiare e poi rassicurarlo da una distanza più confortevole. Se un cavallo penetra nello spazio personale con maggiore velocità e immediatezza, è necessaria una risposta più decisa da parte del conduttore. L'entità del comportamento intrusivo determina la fermezza e la distanza a cui viene chiesto al cavallo di indietreggiare.
Chiedere al cavallo di uscire dalla propria bolla richiede che il cavallo si allontani da uno stimolo. Lo stimolo potrebbe essere la pressione della mano o l'utilizzo di un carrot stick (un prolungamento del braccio, ovvero una bacchetta che termina con una cordicella usata per l'educazione etologica del cavallo). L'agitazione delle mani o delle braccia funziona bene. È considerata una buona pratica allontanare il cavallo due volte rispetto a quanto è entrato rifiutandosi di cedere terreno mantenendo i piedi fermi. Questo tipo di addestramento va bene per qualsiasi cavallo poiché lavorare con gli umani impone che i cavalli debbano imparare ad allontanarsi dalla pressione quando richiesto.
Specificamente, passare il tempo a lavorare sull'integrità dello spazio è un'ottima idea con molti cavalli. Se il conduttore va in giro facendo oscillare costantemente la sua bacchetta (o corda della longia), il cavallo capisce subito che camminare troppo vicino al conduttore provoca un contatto con la corda che oscilla. Molte persone insegnano ai loro cavalli a seguirli volentieri alla longia a una distanza costante dal corpo. Il cavallo impara a seguire la direzione del conduttore e a fermarsi, girare, accelerare o rallentare pur tenendo la corda allentata. Questo esercizio può diventare simile a una danza e la connessione reciproca tra cavallo e conduttore è inequivocabile.
Condividere lo spazio con i cavalli
L'equitazione non sarebbe completa senza la possibilità di invitare un cavallo nella propria bolla personale per un una seduta di grooming e coccole reciproche. È anche una sensazione meravigliosa avere un cavallo che "chieda" con il collo dolcemente teso di entrare nello spazio personale per ricevere attenzioni. Mentre la protezione dello spazio personale è importante per i cavalli e gli esseri umani, essere in grado di condividere in sicurezza lo spazio di un cavallo è necessario ed essenziale per stabilire una connessione più intima. Prendendo il tempo per lavorare sull'integrità dello spazio reciproco con i cavalli, si stabilisce un rapporto di lavoro migliore e più sicuro. Finché il cavallo ha una chiara comprensione dello spazio personale e sa come allontanarsi quando richiesto, condividere lo spazio con un cavallo è un'esperienza molto gratificante quando si è in connessione con loro.
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