MONTEGIORGIO Ippodromo San Paolo, Premio Amico del Cavallo 2023
Per il prestigioso ed originale riconoscimento (finalizzato a premiare empatia, amore e rispetto per i cavalli, i valori umani e la passione ippica prima ancora dei risultati in gara) la giuria del Claai -la federazione degli artigiani guidata dal manager Maurizio Piergallini- ha scelto Roberto Andreghetti -ed il premio sarà ritirato dalla splendida e sensibile figlia Asja- la presidente ed anima di Horse Angels Roberta Ravello ed Ermanno Mori.
Siamo in grado di anticipare le motivazioni delle tre assegnazioni, meritevoli del plauso di tutti coloro che amano i cavalli e il loro benessere.
La pergamena consegnata ad Asja Andreghetti per papà Roby recita: "In pista capace di vincere ogni sfida, facendo leva su doti di spessore ed esempio: la professionalità, l’umiltà dei grandi, la passione, l’entusiasmo ed il senso della misura, inventiva, calore e freddezza, testa e cuore, la gentilezza e la grinta, il sorriso che tutto esalta, misura e accompagna, successi e sconfitte.
E, ancora, il rispetto dei colleghi, del loro lavoro, di avversari e collaboratori, del pubblico e quello, impareggiabile, per i cavalli. Quel rispetto, quell’amore per la vita, che ne hanno sempre “guidato” il volo e il cammino di uomo di valore e valori, di stile ed intensità.
In testa, all’attesa o sul passo, vero, autentico, in scuderia e, prima ancora, in famiglia. Roberto era sempre dove doveva e voleva essere. Anzi, è"...
Coraggioso e importante anche il premio attribuito a Roberta Ravello per l'impegno personale e di Horse Angels a tutela dei cavalli, il primo in questo senso per un gruppo riconducibile anche al mondo animalista, non sempre compreso e accettato dagli ippici:
"Per l’impegno concreto nella tutela e nella cura dei cavalli e del loro benessere, in prima persona e con l’associazione Horse Angels, senza mai scadere in fanatismi ed eccessi controproducenti ed invece sapendo comunicare ed interagire con le diverse realtà del mondo equestre e dell’ippica.
E, a proposito di ippica, Roberta Ravello si va spendendo non per combatterla e criminalizzarla a prescindere ma per le opportunità di progresso e miglioramenti in tema di etica, civiltà, rispetto e salute. Combattiva fino allo stremo contro abusi e sfruttamenti, al tempo stesso pragmatica nell’organizzare campagne culturali e di politiche attive. Pronta a scendere in campo al fianco di persone, iniziative e progetti meritevoli, ha sposato con entusiasmo e profonda intelligenza analitica la proposta di legge 'Primavera' ed il piano industriale ad essa collegato"...
Menzione d'onore, infine, per il marchigiano Ermanno Mori: "Porta, oltre al cognome, il nome forse un po’ ingombrante del padre, quel Capitano Mori da cui, insieme ai fratelli Paolo e Vittorio e alla sorella Alessandra, ha 'ereditato' la passione per i cavalli, l’ippica e il trotto.
Appunto insieme ai fratelli ha saputo, pur tra le tante difficoltà e gli sgambetti di un ambiente non egualmente signorile, proseguire l’attività dell’Ippodromo di Civitanova e soprattutto -in particolare con Alessandra- del Museo del Trotto, testimonianza storica e realtà unica nel panorama italiano ed internazionale.
Ermanno, vive i cavalli ed il loro mondo a 360 gradi: guidatore, allenatore, manager, imprenditore, gestore e, naturalmente, nel solco di famiglia dei targati 'Mo' (basti ricordare Sec, Tinak ed Ebsero), anche allevatore, avendo, di recente, dato i natali ed i prati al piccolo grande Diluca Mo. Sempre attento al benessere dei cavalli è esempio della vera cultura ippica, senza le 'scorciatoie' di un trotto troppo spesso senz’anima, né arte né parte. Un uomo semplice e capace, una persona per bene"…
Tre esempi diversi, insomma, tre "amici del cavallo" e dell'ippica bella, quella che ha certamente una bellissima storia ma, fuori dall'autoreferenzialità che la va calpestando, e, si spera, ancora un futuro...
Roberto Mazzuccato