I furti di cavalli nella campagna romana sarebbero parecchi negli ultimi anni.

La presente per sottolineare come, anche dalla cronaca, la campagna romana sia stata oggetto negli ultimi anni di numerosi furti registrati di cavalli, senza addivenire a dei colpevoli.

A questo punto c'è chi pensa che in loco un racket di zingari cavallari abbia allestito un macello abusivo dove gli animali, una volta sottratti ai legittimi proprietari, vengono immediatamente abbattuti in modo da far sparire ogni traccia.

Il fenomeno può dirsi esteso a tutto il territorio della campagna romana, una zona ricca di cavalli perché si presta all'equiturismo. Particolarmente Bracciano, Ladispoli e Manziana hanno fatto registrare negli ultimi anni parecchi furti di cavalli.

Le autorità sono al corrente dei fatti, visto che i proprietari, per prima cosa, presentano denuncia. Ma ad oggi i responsabili di questi reati non sono stati individuati. 

Chi è stato derubato veramente è attonito, non solo per la perdita economica, ma anche per quella affettiva. Ed è turbato anche dalla percepita indifferenza ad oggi dimostrata dalle forze dell’ordine, dicono gli afflitti per la perdita.

Alcune persone del settore sono però di altro parere, segnalando come nelle campagne romane sia ancora diffuso un certo abusivismo nell'allevamento, da cui:

  • Diverse persone, in questi anni di crisi, piuttosto che pagare lo smaltimento ecologico della carcassa, hanno eventualmente preferito - anche senza permesso - fare un buco nel campo e sotterrare il cavallo. Poi costoro si liberano dell'illegalità con un semplice modulo cartaceo di smarrimento/furto. Così possono togliere il cavallo dal registro di carico (se ne tenevano uno), e dal codice fiscale (se il cavallo era correttamente anagrafato in banca dati equidi).

  • Non solo. C'è chi è proprietario di cavalli non macellabili e se ne vuole liberare. In caso di controllo, dovrebbe dire dove sono finiti i cavalli, mostrare i documenti di tracciabilità, che vanno conservati per 10 anni. Ecco allora che si consegnano i cavalli al commerciante per il macello, e poi si ricorre al modulo di smarrimento e furto per lo scarico di ogni responsabilità sulla macellazione abusiva (nel caso fosse scoperta), così come per togliere i cavalli dal registro di stalla e dal codice fiscale.

Insomma, non ci sarebbero solo persone in lutto tra quelle che lamentano furti e smarrimenti nella campagna laziale.

Come che sia, furti veri o furti finti, sempre di reati si tratta, che meritano dunque un'indagine seria con deferimento dei responsabili alle procure per il provvedimento del caso, nonché per il reinvenimento dei cavalli nei casi di reale lutto per perdita economica ed affettiva dei proprietari.

Horse Angels annuncia un'azione di sensibilizzazione alle forze dell'ordine perché questi reati siano perseguiti seriamente, sia che si tratti di furti veri, sia che si tratti di furti opportunistici.