Lettera aperta di M.P.

La mia cavalla Vittoria, (non il vero nome per privacy, l'indagine è aperta sulla denuncia) è scomparsa e la vicenda è molto simile ad altre lette su questo blog.

La vostra risposta alla mia email di un mese fa è stata molto utile, ma ero indecisa alla pubblicazione della storia perché è stato un periodo molto difficile per me e non me la sentivo di condividerla. So che molte persone avrebbero commentato che la colpa è stata mia per aver lasciato la mia cavalla al maneggio, e ho già sofferto molto per questo. Non ero pronta a leggere quei commenti, poiché già nella mia testa mi incolpavo costantemente.

Tuttavia, ora ho visto dalle vostre storie che non sono affatto l'unica, e dopo mesi di frustrazione per la scomparsa della mia cavalla, mi sento pronta a condividere la mia storia per aiutare gli altri e spiegare come si può cadere in situazioni tragiche nonostante l'amore per il proprio cavallo.

Quattro anni fa mi sono trasferita all'estero per studiare e ho lasciato la mia cavalla in comodato d’uso gratuito alla mia istruttrice. Ho frequentato quel maneggio per 12 anni, e ho avuto la mia cavalla per 10 anni, quindi mi fidavo ciecamente della mia istruttrice, con cui abbiamo firmato una scrittura privata.

Un anno fa le ho fatto presente che sarei stata felice di mettere la cavalla in pensione al pascolo, e che se avesse qualche contatto, di informarmi perchè avrei con piacere valutato il posto, la persona a cui affidare Vittoria per la sua pensione. A condizione che rimanevo la proprietaria e potevo andarla a trovare.

Un giorno a Settembre scrivo all'istruttrice, chiedendo come sta la mia cavalla e mi viene risposto che mi farà sapere in pochi giorni poichè sarà spostata in un agriturismo. Ciò mi coglie di sorpresa. Immediatamente le chiedo piu informazioni: chi la prenderà, dove è, se posso andare a trovarla quando torno in Italia. Lei mi dice che la persona che la prenderà è un conoscente di un frequentatore del maneggio, e che lei non sa molto altro.

Non ci vengono date informazioni e la cavalla viene trasferita comunque senza il mio permesso esplicito. Noi continuiamo a chiedere informazioni costantemente senza ricevere risposta. Ci viene mandata la foto di un foglio in cui il signore che teoricamente ha la cavalla, un certo L.G., si prende la responsabilità di Vittoria. Il frequentatore del maneggio dice che ha fatto firmare il foglio a quest'uomo, ma noi non lo firmiamo. Inoltre, riceviamo delle foto della cavalla con due bambine, come prova che la cavalla sta bene.

Riusciamo finalmente a ricevere dal mediatore un numero telefonico di chi ha preso la cavalla, ma il numero è inesistente. L'istruttrice dice che lei non sa niente e sa tutto il cliente del maneggio, perchè ha organizzato tutto lui. Ma lui dice che ci ha fatto un favore, che lui non sa piu nulla sulla cavalla e non riesce a contattare più chi l'ha presa in carico e ci dice di non insistere perchè “sennò ci facciamo male tutti”.

Con un po’ di ricerche, risaliamo alla movimentazione della cavalla e risulta che il trasporto è stato fatto con destinazione in una stalla al nome della moglie del tipo, che contattiamo. La signora nega tutto, lei non sa nulla del cavallo.

Dice che il frequentatore del maneggio le ha chiesto il numero di stalla, ma non sapeva perchè. Anche perchè lei ha una stalla non per cavalli, ma per asini (anche se ammette di avere un cavallo non registrato, che non è Vittoria). Ci fa sapere che infatti neanche il marito ha mai preso la cavalla, ed il foglio firmato che ci aveva mandato il mediatore, non è altro che una firma falsa del marito. Tuttavia, ammette che le bimbe nella foto con la cavalla sono le loro figlie.

Abbiamo fatto una querela contro l'istruttrice a Gennaio, ma ancora non abbiamo avuto alcuna notizia dell'esito.

Siamo andate al luogo dove è registrata la stalla di chi l'avrebbe presa in carico, ma è una zona recintata e non sembra esserci la mia cavalla.

Tra l’altro, so che il signore che l’avrebbe presa e il mediatore (il quale diceva di non avere alcun contatto con costui) sono in realtà in buoni rapporti e in contatto e mi è stato detto che commerciano cavalli insieme.  

Mi sento letteralmente presa in giro da queste persone, che hanno preso la mia cavalla e non vogliono darmi alcuna informazione di come e dove stia, ma anzi mentono su tutto quanto. Nel frattempo, non ho alcuna notizia dal mio avvocato, e ovviamente sono estremamente preoccupata.

Vorrei sottolineare perché ho lasciato la mia cavalla nelle mani di qualcun altro. Non è perché era vecchia e non mi serviva più, come molte persone pensano.

Quando avevo 18 anni, ho lasciato (con una scrittura privata) la mia cavalla in comodato d'uso gratuito alla mia istruttrice, che mi ha praticamente cresciuta da quando avevo 8 anni. Ovviamente, mi fidavo ciecamente di lei, le volevo veramente bene e l'ho sempre considerata una seconda madre. Dopo 10 anni, ho lasciato la cavalla con l'accordo che l'avrebbe usata per la scuola, per le lezioni semplici per i bambini, salti di massimo 60 cm e si sarebbe presa cura di lei.

Per tanti anni i miei genitori avevano pagato la pensione, e adesso che mi trasferivo all'estero per studiare, non volevo pesare troppo sull'economia familiare. Per cui, ho dovuto accordarmi così perché non potevamo permetterci di pagare una pensione, e volevo rimanere la proprietaria della cavalla per assicurarmi che stesse bene - e pensavo che la mia istruttrice mi avrebbe aiutato in questo.

Una volta trasferita all'estero, ho iniziato l'università e presto ho trovato diversi lavori part-time. In pochi mesi, ero definitivamente economicamente indipendente. Ho studiato e lavorato per 3 anni e mezzo - negli ultimi 6 mesi facevo il tirocinio, preparavo la tesi e andavo a fare le pulizie dopo 8 ore di tirocinio tutti i giorni e nel weekend.

Ho speso questi anni tra studio e lavoro con piacere e gioia, pensando che tutto sarebbe valso la pena quando finalmente mi sarei laureata e avrei potuto portare la mia cavalla con me qui o in una pensione al prato in Italia con altri cavalli.

A luglio 2022, finalmente era il momento, mi sono laureata e sono stata assunta a tempo pieno per il lavoro dei miei sogni e potevo finalmente realizzare il mio sogno piu grande di riprendermi la mia cavalla! Purtroppo poi, nel giro di 2 mesi è successo ciò che ho descritto sopra. Non ho fatto in tempo.

Sono a conoscenza della possibilità che forse Vittoria è stata portata al macello, ma nel profondo, il mio cervello e il mio cuore proprio non vogliono accettarlo. In fondo, spero ancora di ritrovare la mia cavalla e poterla riabbracciare. Il mio cuore è a pezzi, mi sento in colpa e passo le notti a sperare che stia bene. Il suo nome significa Vittoria e ogni notte insonne spero che io e lei vinceremo insieme la nostra scommessa, ovvero che lei sia viva, stia bene e che io possa dimostrarle nuovamente il mio amore.

Grazie infinitamente per ciò che fate. Leggere le vostre storie e i vostri post mi ha fatto sentire meno sola, e spero che renda le persone che amano i propri cavalli molto piu attente a riconoscere quelle persone che purtroppo non li amano davvero.

Saluti,

MP