La fabbricazione di cavalli, l'apoteosi della discriminazione tra cavalle ricche, che contano qualcosa, e cavalle povere, che non contano nulla, è ben visibile con la pratica degli uteri in affitto e la maternità surrogata, fino alla clonazione dei cavalli e alla futura creazione del cavallo perfetto in laboratorio.
Viviamo in un mondo, quello dei cavalli, dove l'eugenetica razziale è molto più avanti rispetto alle applicazioni umane, anche se le distanze si stanno colmando velocemente.
Un mondo dove il concepimento può avvenire per clonazione, e dove i ricchi possono permettersi anche il privilegio di far nascere i loro puledri ricorrendo all'utero in affitto, per il quale vengono impiegate cavalle di scarso valore economico, spesso fuoripista degli ippodromi.
Se per gli umani la maternità surrogata lascia ancora qualcuno perplesso, nel mondo del cavallo è stata da anni ampiamente sdoganata senza oppositori. Se fa vendere, è una pratica che va bene.
Di quale fine facciano le cavalle matrici una volta che non possono più assolvere al compito non frega niente a nessuno. Sono cavalle senza valore economico, che erano destinate al macello, e finito l'impiego per la maternità surrogata, possono essere rottamate perché non hanno legami affettivi con il personale della clinica di maternità equina, e nessuno farà caso alla loro scomparsa o denuncerà la morte prematura per interruzione opportunistica della vita, quando saranno in esubero.
La maternità surrogata è contraria all'ordine pubblico dice la Cassazione (per il genere umano)
La pratica della maternità surrogata - come afferma la Corte di Cassazione con la sentenza n. 38162/2022 - è contraria all'ordine pubblico. La Cassazione specifica che in tal modo "si pone l'esigenza di salvaguardare i principi ispiratori dell'ordinamento giuridico italiano in una materia di rilevante sensibilità sul piano etico, che mette in gioco il valore fondamentale della dignità umana, alla quale è preordinato il divieto di ricorso alla maternità surrogata posto da una legge della Repubblica. Nella gestazione per altri non ci sono soltanto i desideri di genitorialità, le aspirazioni e i progetti della coppia committente. Ci sono persone concrete. Ci sono donne usate come strumento per funzioni riproduttive, con i loro diritti inalienabili annullati o sospesi dentro procedure contrattuali. Ci sono bambini esposti a una pratica che determina incertezze sul loro status e, quindi, sulla loro identità nella società."
La condanna di "qualsiasi forma di maternità surrogata a fini commerciali" era stata espressa anche dal Parlamento Europeo nella propria risoluzione del 13 dicembre 2016.
Per gli umani naturalmente, molto diverso se si parla di cavalli.
Nel mondo dei cavalli il soldo vale più dell'etica
La GPA (gestazione per altri) nei cavalli è una realtà oramai consolidata. Ci sono le cavalle "ricche" o "vincenti" che non possono sprecare tempo a fare puledri, devono brillare nel circuito competitivo degli show, quindi grazie all'embrio-transfert si può comperare lo sperma migliore, che unito all'ovulo, può crescere come embrione nell'utero in affitto di una madre surrogata, per puledri definiti prodotti che, fintantoché la madre vince, sono ambiti sul mercato della compravendita di cavalli.
La riproduzione naturale è cosa da poveri nel mondo dei cavalli
Tranne il settore del purosangue, dove comunque è l'allevatore che decide quale stallone dare alle sue fattrici, la riproduzione naturale è rimasta cosa da poveri tra i cavalli.
Anche quando non si ricorre all'utero in affitto, c'è il mercato del seme che la fa da padrone quando si parla di cavalli di razza.
L’inseminazione artificiale consiste nella raccolta del seme, la sua vendita e il suo inserimento nell'utero di una cavalla.
Se mal gestita, può presentare dei problemi, ad esempio l’inadeguato controllo sanitario degli stalloni, l’uso su larga scala di riproduttori e non di miglioratori, una cattiva gestione delle cavalle inseminate che potrebbe portare alla loro infertilità e soprattutto richiede l’installazione di strutture apposite costose e la loro manutenzione: le stazioni di monta.
Il futuro della genetica equina
Non lasciando ai cavalli la possibilità di scegliersi da soli, sempre più il puledro da possedere, da un certo reddito in sù, si potrà studiare da un catalogo online di eugenetica, per far brillare il futuro proprietario dell'animale nel circuito ambito.
L'eugenetica è una disciplina che si pone come obiettivo il miglioramento della specie giovandosi delle leggi dell'ereditarietà ... se negli umani è considerato razzismo e un pericolo per stragi di soggetti considerati "inferiori" (Hitler era fanatico dell'eugenetica, ad esempio, e ne abbiamo visti i risultati), per gli equini è già realtà: possibile che nessuno si lamenti? Anche solo parlando di GPA, le donne possono scegliere, le cavalle no.