Il giudice sportivo nazionale FISE ha emesso la seguente decisone nel procedimento n. 16/2023 sui presunti abusi sul cavallo Mac Kenzie Sr, di 6 anni, sauro, iscritto nella categoria 6 anni Finale dressage al c.i. Le Lame, in Umbria nel giugno 2023.

Il cavallo, montato dalla Sig.ra Giulia Eva Di Mauro nell’ambito del Concorso Dressage presso il Circolo Le lame, nella categoria Giovani Cavalli 6 anni, resisteva all'amazzone. In campo prova, poi segnalato da steward, l'atleta era vista malmenare il cavallo, punirlo con la frusta e strattonarlo sull'imboccatura.

L'amazzone si difendeva sostenendo che mai il cavallo sarebbe stato sottoposto a maltrattamenti da parte dell’atleta o di persone riconducibili alla ASD Ars Equestre dove era affiliata.

In sintesi le parti sostenevano che: 1) l’attività dell’amazzone rientrava nelle normali pratiche di riscaldamento, addestramento e conduzione in gara; 2) che l’amazzone sarebbe stata invitata in modo brusco ad uscire dal campo prova dopo la gara; 3) che l’amazzone si sarebbe portata verso il primo campo aperto disponibile per completare il defaticamento e asciugare il cavallo sudato prima di tornare in box; 4) che il nervosismo e lo spavento del cavallo sarebbero stati determinati dalla presenza di un altro cavallo condotto a mano; 5) che la steward non avrebbe visto gli eventuali abusi sul cavallo ma che questi sarebbero solo stati riportati da terze persone.

L'amazzone non è stata creduta, perché la sentenza riporta quanto segue:

-che il Regolamento di Giustizia prevede quale illecito disciplinare “ogni comportamento, anche omissivo, compiuto sul cavallo che esplichi mero sfogo, violenza o brutalità e che possa causare al cavallo dolore o anche solo disagio (psicologico e non) non necessario sull’animale;

- che il Regolamento adotta i seguenti principi: “nessuno può mai maltrattare e/o abusare di un cavallo o di un equide in generale”; e che “i termini maltrattamento o abuso indicano qualsiasi azione o omissione (dolosa o colposa) che causa o può causare dolore o disagio ala un cavallo” e che, tra i comportamenti vietati in quanto integranti abuso, è previsto “frustare o percuotere un cavallo in modo violento e/o eccessivo e/ ripetuto”; - che tali principi sono ribaditi agli articoli 1 e 2 del Regolamento FISE Dressage che espressamente rinviando al predetto Codice di condotta per il benessere del cavallo FEI, prevede all’art. 2 che il “benessere del cavallo debba sempre essere prioritario, e mai subordinato ad esigenze agonistiche o commerciali.

Il regolamento inoltre prevede che “il benessere del cavallo è principio fondamentale da applicare in ogni occasione di addestramento, allenamento, gestione generale del cavallo ..” e che “le competizioni non devono essere pregiudizievoli per il benessere del cavallo....”.

Per tutto ciò il giudice sportivo irrogava:

- alla tesserata Sig.ra Giulia Eva Di Mauro la sanzione della sospensione dall’attività sportiva in competizioni ludiche e agonistiche per mesi sei. Tale sospensione comporta per il cavaliere contestualmente l’inibizione ad accedere agli spazi tecnici degli impianti dove si svolgono competizioni ludiche e/o agonistiche sotto l’egida F.I.S.E. (campo prova o allenamento, campo gara e box). Tale sanzione comporta contestualmente la sospensione della qualifica di istruttore o tecnico, ove rivestita, nelle manifestazioni sportive sotto l’egida F.I.S.E;
- alla ASD Ars Equestre Associazione Dilettantistica in persona del legale rappresentante pro tempore, la sanzione della ammenda di euro 1.500,00.