Cani ed equidi trascurati e detenuti in modo non consono, con danni alla loro salute tali che in alcuni casi gli animali sono morti. È l’accusa mossa a vario titolo a una 53enne di Milano e a un 58enne e una 54enne entrambi di Catanzaro, a processo in tribunale a Pavia per maltrattamento di animali.

Il Tribunale di Pavia, in data 12 dicembre, primo grado del processo, ha inflitto due anni e due mesi di reclusione ciascuno per due imputati, mentre un terzo è stato condannato a cinque mesi e cinque giorni. I fatti contestati emersero in seguito a una denuncia presentata nel 2016. Dall’ispezione era emerso che nell’allevamento pavese erano presenti tredici tra cavalli e asini ma solo sette avevano i documenti in regola; mentre numerosi cani di razza erano tenuti in condizioni inadeguate per la loro salute.

I tre gestivano insieme un allevamento nel pavese. La situazione era emersa dopo la vendita nel novembre 2015 e nel gennaio 2016 di un volpino della Pomerania e di un bassotto che pochi giorni dopo essere arrivati nelle loro nuove case erano morti a causa del Parvovirus, patogeno molto aggressivo nei cani che si può prevenire con una corretta vaccinazione.

Nel settembre 2016 era scattata l’ispezione da parte dell’ATS di Pavia, con la scoperta, secondo le accuse, di una situazione di maltrattamento per gli animali.

Per esempio, una femmina di rottweiler veniva tenuta legata alla catena fuori e senza un ricovero sulla testa.  Altri cani erano coperti da parassiti e denutriti. Altri presentavano ferite infette.

Presenti anche tredici equidi, solo sette avevano la documentazione sanitaria, secondo le contestazioni un asino appariva particolarmente deperito.