Massa Carrara. Sono state rinviate a giudizio 4 persone inizialmente accusate di furto di equini.
La querela era stata presentata nel settembre del 2019 da una signora nata a Pietrasanta. Ad essere sparite erano state due giovani asine che erano di proprietà della donna, ma la stessa le aveva affidate a terzi.
Ora, il Gup Marta Baldasseroni del Tribuale di Massa Carrara ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal Pubblico ministero Marco Mansi.
Due imputati sono accusati di aver “fatto proprie“ le asinelle di nome “Gilda“ e “Bella Luna“ che detenevano per affido temporaneo.
Successivamente i due avrebbero falsificato i documenti per vendere le asine ad altri allevamenti fuori provincia. In pratica avrebbero alterato i passaporti identificativi degli animali.
Non solo. Sono anche accusati di aver posto in commercio “carni contraffatte“. Secondo l’accusa, infatti, avrebbero portato al macello a Fivizzano un cavallo maschio di nome “Pasquino“ con tanto di “passaporto identificativo“, ma il cavallo in realtà si chiamava “Meadownland“ ed era un cavallo sportivo. Quindi i passaporti erano falsi o quanto meno erano stati falsificati.
Gli altri due imputati sono accusati di aver portato al macello un cavallo di nome “Tornado“ ma anche questo non era destinato al consumo alimentare.