Scommesse, cavalli dopati e corse clandestine che sarebbero state organizzate lungo la statale 117 bis, tra i territori di Gela e Piazza Armerina.

Dopo tre anni dai fatti, i pm della procura di Enna hanno chiuso le indagini nei confronti di ventuno persone coinvolte.

Il blitz dei militari della guardia di finanza e dei poliziotti scattò dopo un lungo periodo di osservazioni e appostamenti.

Il gruppo, composto non solo da gelesi ma anche da ennesi e catanesi, si sarebbe mosso con precise regole, anche per evitare controlli.

Tra le varie contestazioni, c’è anche quella di maltrattamenti ai cavalli usati lungo la “pista” della 117 bis Gela-Catania e di utilizzo di sostanze dopanti per migliorare le prestazioni dei cavalli. Il tutto per un giro di scommesse clandestine.

Dopo gli arresti, in fase di riesame molte misure cautelari vennero riviste. I coinvolti si sono sempre difesi, escludendo che i cavalli fossero usati per competizioni clandestine.

Ora il Gup ha disposto il reinvio a giudizio davanti ai giudici del tribunale di Enna, il processo inizierà il prossimo maggio.