A tutti coloro che mi hanno criticato senza sapere la verità prima ancora che ai tanti che hanno creduto nella mia innocenza, indirizzo il presente post nel quale riporto tra virgolette il pensiero dei Magistrati che mi hanno indagato e giudicato. Voglio rendere noto alla platea del mondo del salto ostacoli che la Giustizia Penale mi ha prosciolto da ogni accusa, anzi ha ritenuto che contro di me non potesse nemmeno celebrarsi un processo, tanto è evidente la mia innocenza! Questo risultato è stato raggiunto grazie agli elementi di prova raccolti e di cui ha chiesto l'acquisizione il nostro Avvocato agli Inquirenti (quelli veri che fanno i Magistrati e i Carabinieri per concorso) che sono giunti alla conclusione, grazie proprio alle "circostanze offerte dalla Difesa... che vi siano dubbi sull'attendibilità e la credibilità di coloro..." che ci hanno accusato. La massima parte dei miei clienti dell'epoca ha confermato il benessere dei cavalli che sono scuderizzati presso il Circolo Ippico "Il Muretto".
I miei falsi e interessati detrattori sono stati considerati non credibili perchè le loro accuse sono state "a tempo" e cioè inspiegabilmente tardive rispetto ai fantomatici maltrattamenti, divenendo espressione di "tardivo" attivismo accusatorio. Ho denunciato e continuerò a denunciare il disegno di "annientamento sportivo" di cui io, Laura Perbellini e Marcello Merlin siamo tuttora vittime, annientamento reso ingiusto dal metodo in cui siamo stati condannati dagli organi disciplinari sportivi, la Costituzione dice che tutti, anche chi non è cittadino italiano, hanno diritto di far controinterrogare i propri accusatori dal proprio Avvocato e di interrogare i testi a propria discolpa dinanzi al tribunale che li deve giudicare su quello che loro ritengono importante, mentre a noi non ci è stato permesso.. La mia sola "colpa" è quella di proporre un'equitazione a prezzi accettabili e per tutti nella quale il costo dei cavalli corrisponda al loro valore e chi sa montare possa gareggiare anche se non è ricco; bene, sappiate che continuerò a farlo anche se nell'ambito di un ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI, la PGS alla quale va il mio ringraziamento per averci sempre sostenuto e per essere stati gli unici ad effettuare sopraluoghi per verificare l’effettivo stato di benessere dei cavalli. Ho scritto al rappresentante dei tecnici e Istruttori, membro del Comitato Regionale Veneto della FISE Sig. Licheri, e mi ed attendo una risposta ed una presa di posizione che non sia di farisaico salvataggio delle apparenze perchè quello che è successo a noi due può succedere a tutti! Per trasparenza e completezza allego gli atti, contrariamente alla procura federale le prove sono prove e non solo parole.
Laura Perbellini