Era del 28 settembre scorso la notizia che Gianluca Assumma, responsabile del Progetto giovani cavalli FISE, si fosse autosospeso dall'incarico federale dopo la notizia del sequestro di 2 cavalli anziani di sua proprietà che erano chiusi in box su un cortile apparentemente pieno di rottami e sporcizia in un centro federale a Manziana, in provincia di Roma.

La notizia del sequestro era diventata in breve tempo virale.

Aveva sorpreso il sequestro visto che, nell'esperienza delle associazioni animaliste, senza cavalli morti, e anche alla presenza di cavalli morti, difficilmente si arriva al sequestro e tanto meno vi si arriva con la trasparenza della notizia.

Non è la prima volta che cavalli anziani, anche in centri federali, vengono lasciati a se stessi a patire fame e stenti e sono trovati in condizioni deplorevoli. Raramente, anche a fronte di segnalazioni ben documentate, le autorità procedono a sequestro. In zona c'è stato anni fa, nel 2015, un sequestro di cavalli a Campagnano Romano, erano la maggior parte cavalli ex atleti FISE abbandonati a se stessi perché oramai "inutili" allo scopo per il quale erano stati acquistati. Non è mai giunta notizia di un processo. E certo, avrebbero dovuto processare istruttori federali ed atleti umani che utilizzavano quel campo come discarica cavalli. Invece il reato è caduto probabilmente in prescrizione.

Anche il sequestro di puledri di Corviale, del 2018, sono passati 4 anni e non c'è stata ancora neppure la prima udienza. Per non parlare del sequestro di purosangue di Civitavechia, era il 2014, e anche per loro non c'è mai stato un processo. Dunque i cavalli sono stati "abbandonati dallo stato" in quanto beni deperibili a prescrizione del reato, per essere affidati da Horse Angels a privati a fronte della rinuncia dello stato a mantenerli. Avrebbero dovuto reinviare a giudizio una delle ditte più grosse in Italia di trasporto cavalli, una di quelle che ogni pochi anni cambia nome della società e partita iva, e ogni tot anni è invischiata in uno scandalo di cavalli morti, che ovviamente ha sede in Lazio, e che riesce sempre a farsi condonare il penale.

I Tribunali del comprensorio romano non sembra abbiano tempo di fare processi per maltrattamento di cavalli. Se sequestrano, raramente poi processano.... lasciano andare in prescrizione i reati per una sorta di laissez faire globale per una situazione, quella dei cavalli in Lazio, che è spesso lasciata all'anarchia totale.

La notizia del sequestro di questi due cavalli anziani di Assumma, poi spostati altrove in un posto più consono, ha fatto quindi scalpore e sollevato domande sui criteri di azione delle autorità preposte in Lazio. In una intervista a Cavallo Magazine, Gianluca Assumma aveva dichiarato che ogni altra comunicazione in merito a questo sequestro sarebbe stata fatta dai suoi legali.

Solo qualche mese fa, in un maneggio di Campagnano Romano, cavalli in condizioni simili erano stati segnalati. Tutti pronti per il sequestro e per alloggiare i cavalli altrove. Trovate le formule per sollevare l'erario dai costi del mantenimento degli animali. Forestale e asl veterinaria erano usciti per fare il sequestro, per poi comunicare che la situazione era border line, ma non tale da richiedere un procedimento del genere. Riserbo assoluto sulla perquisizione avocando la privacy.

redContemporaneamente veniva segnalata la situazione del cavallo Red, nella foto qui accanto. Red si trovava a Rocca Priora, sempre nell'interland romano dunque, in una casa abbandonata adiacente ad un maneggio FISE. Segnalazione, sopralluogo autorità, disponibilità di Horse Angels ad accasare il cavallo altrove, le autorità comunicano che deve rimanere dove sta, perché non si possono sempre sollevare gli indagati dalle loro responsabilità, e compito delle autorità non è togliere gli animali perché siano altri a mantenerli, ma costringere i proprietari a non maltrattare i propri animali. Richiesta di riserbo assoluto. La segnalante si è sentita quasi minacciata perché avrebbe voluto parlare, avrebbe voluto mettere la vicenda sui social per il suo risentimento per il fatto che Red non è stato sottratto al suo aguzzino. Non lo ha fatto, ha temuto di essere denunciata e di perdere il lavoro.

Ora c'è anche il caso di Santa Marinella, sempre in provincia di Roma. Dove non si capisce perché le autorità non facciano rispettare le leggi. Il nostro avvocato ha già denunciato in procura tentativi di pressione illecita. E come associazione abbiamo già ricevuto parecchie pressioni di chi vorrebbe farci ritirare la denuncia in procura. A Prato Cipolloso di Santa Marinella sono morti di stenti più cavalli, ma nessun sequestro, neppure un fermo sanitario.

Qualcuno capisce qualcosa del modus operandi delle autorità e dei tribunali in provincia di Roma quando si tratta di cavalli maltrattati e/o abbandonati?  Una ricerca di Eures indica che nel comprensorio romano, più che nel Lazio intero, c'è una crescita di tutti i reati dei pubblici funzionari e amministratori e dunque la presenza di una cultura corruttiva sistemica e pervasiva, capace di attraversare trasversalmente e quindi di generare una saldatura tra gli interessi illeciti di segmenti rilevanti del sistema politico, dei funzionari e pubblici amministratori, dei cittadini e della cattiva imprenditoria: dopo la corruzione è il reato di abuso d’ufficio a presentare l’incremento più significativo, seguito dai reati di peculato e di omissione o rifiuto di atti d’ufficio ...

C'è troppa discrezionalità che non sempre premia la trasparenza e la giustizia degli interventi.

Speriamo che ai vuoti normativi che permettono questa discrezionalità sia posto presto rimedio. Per fortuna siamo in attesa e dovrebbero arrivare entro fine anno le linee guida ministeriali per il riconoscimento del maltrattamento del cavallo che, una volta ufficializzate, potranno forse armonizzare gli interventi e adire a una giustizia che decreti chiaramente i diritti di questi animali e i doveri degli addetti e di coloro che vivono il mondo equestre.

Purtroppo, ancora troppo spesso accadono reati collegati al doping, al maltrattamento fisico e a quello etologico, senza interventi risolutivi che possano risolvere i problemi.

Nel frattempo, forse si verrà a sapere qualcosa di più del caso Assumma.

Aggiornamento del 13 ottobre 2022

L' Avvocato Daniele Ingarrica, il legale di Assumma, dalle pagine di Cavallo Magazine.

‘La vicenda che ha coinvolto Gianluca Assumma nei giorni scorsi, e che aveva comportato il sequestro di due dei suoi cavalli, comincia ad assumere contorni più definiti.

Discusso il riesame del provvedimento di sequestro in data 10 ottobre 2022, il Tribunale in composizione collegiale si era riservato sulla decisione.

Oggi 13 ottobre 2022 è stata notificata al Sig. Assumma l’ordinanza di dissequestro degli animali ritenendo nullo, per mancanza dei requisiti, il precedente sequestro operato dai Carabinieri della Forestale e convalidato dal Pubblico Ministero.

Nonostante si nutrano poche speranze in merito, ci si augura che gli amministratori delle pagine social che in brevissimo tempo avevano pubblicato la notizia del sequestro, ponendo il mio assistito al centro di un pesante attacco mediatico, si comportino allo stesso modo pubblicando questo aggiornamento’.