Firenze, era l'8 agosto del 2015 quando in Piazza Signoria le guardie ecozoofile locali fermavano un fiaccheraio e la sua carrozza perché circolavano, secondo i controllori, con una temperatura eccessiva, segue la denuncia di maltrattamento da parte di una esponente fiorentina del mondo vegan.
Firenze, 8 agosto 2021, sono passati esattamente 6 anni da allora, e vediamo cosa è successo
In amministrativo
Le guardie ecozoofile stilavano una sanzione onerosa, che il giudice di pace ha rimosso dietro ricorso del vetturino con la motivazione che tale sanzione sarebbe illegittima nel caso di specie e non applicabile alle carrozze turistiche. Condannato il Comune di Firenze a rifondere le spese del giudizio.
In penale
La denuncia di maltrattamento presentata alla Procura della Repubblica di Firenze da un'animalista fiorentina è stata archiviata. La denunciante non contenta si è opposta all'archiviazione, assistita dal suo avvocato, ottenendo il reinvio a giudizio per ipotesi di maltrattamento, corredando la denuncia da una perizia veterinaria astratta, cioè non fatta sul cavallo specifico, ma generica sui presunti effetti delle alte temperature sul metabolismo dei cavalli. Al processo nessuna parte civile.
Il procedimento penale si è concluso il 14 giugno 2021 con la piena assoluzione, perché secondo il magistrato il fatto non sussiste. Il vetturino difeso dall'Avv. Fabio Generini del Foro di Firenze.
Sono uscite le motivazioni per l'assoluzione del vetturino fiorentino e abbiamo potuto leggerle nella sentenza originale.
Il rischio da stress che aumenta considerevolmente per il cavallo sottoposto a sforzo fisico prolungato ed intenso, specie ove non sia stato adeguatamente preparato a tale sforzo, vale esclusivamente per i cavalli adibiti ad attività sportive, non per gli animali impiegati per la trazione turistica con carrozze, visto che la particolare lentezza con cui questi procedono, lentezza "con la quale non solo può ma deve procedere il cavallo trainante" comporta "un rischio minimale di stress da calore rispetto ai cavalli sportivi".
Fiaccheraio assolto con formula piena, "perché il fatto non sussiste". Parole confortate anche dalla perizia veterinaria cui veniva sottoposto l'animale il giorno successivo alla denuncia, il cavallo si presentava in buono stato di salute senza presentare sintomi o segni di stress da calore.
Horse Angels, la battaglia per combattere lo sfruttamento presunto o reale, a seconda dei casi, per la trazione animale si deve combattere in parlamento, con una legge che disciplini patente, libretto, sanzioni pecuniarie e ipotesi di maltrattamento laddove l'animale non venga rispettato. Lo diciamo da anni, non da oggi. E le sentenze espresse dal Consiglio di Stato e dal TAR per le Botticelle romane, nonché ora quelle espresse dai giudici fiorentini sui fiaccherai, ci confortano che ci abbiamo visto giusto. Servono le regole che permettano di entrare nel merito della trazione animale caso per caso, senza pregiudizi da setta estremista. Queste regole dovrebbero essere curate da un tavolo tecnico di veterinari e tecnici della trazione animale, sentite le parti interessate che hanno diritto alla difesa del proprio lavoro tradizionale, non meno di qualsiasi altra categoria di lavoratori. La legge non permette di discriminare contro qualcuno su base ideologica, senza perizie medico veterinarie che certifichino il maltrattamento in concreto, non in astratto. Intanto i pregiudizi non permettono di normare adeguatamente e lasciano irregolamentati - e quindi privi di tutele - migliaia di equini (pony, asini, muli, cavalli) attualmente adibiti a trazione animale nelle campagne, città, boschi in Italia.
Noi chiediamo che la trazione animale sia regolamentata da patenti, libretti (regime di circolazione dei cavalli), assicurazioni, sanzioni, regole per il benessere, a livello nazionale, che si tratti di trazione agricola, sportiva, turistica o da altro tipo di impiego.