Alessandro Mulato (ex Giudice Nazionale di Performance ed ex Tecnico di Equitazione Americana di II livello) è stato radiato per aver causato, l' 8 settembre 2006, la morte della cavalla May’s Windy dopo atroci sofferenze. May’s Windy era una cavalla purosangue, affidata presso un centro ippico in località Fossà del Comune di San Donà di Piave (Venezia), perché fosse addestrata da Alessandro Mulato.
Mulato aveva legato la cavalla con la testa alta in box di notte per poi andarsene. La mattina la cavalla venne ritrovata morta, ancora legata, da un frequentatore del circolo ippico. Venne reperito di fianco al box un secchio con acqua sporca di sangue e delle corde con un morso: pare che non solo l’avesse legata stretta ma addirittura con un morso in bocca.
In breve tempo venne accertata la dinamica dei fatti: la cavalla era morta perché probabilmente per liberarsi da questa costrizione aveva sbattuto la testa procurandosi la frattura della parete orbitale destra (perdendo l’occhio destro). La stessa aveva una lacerazione in bocca di parecchi centimetri, dovuta probabilmente alle corde o al morso che aveva in bocca e che si era impigliato da qualche parte, probabilmente sul gancio ove era stata legata. Nella parte alta del box sono stati trovati residui di crine, altro segno che deve aver lottato con tutte le sue forze, presa dal panico.
La frattura ha provocato una forte emorragia e la cavalla non potendo abbassare la testa deve essersi soffocata col suo sangue.
Per tale animalicidio l'uomo è stato reinviato a giudizio penale dal Tribunale di Venezia per la condotta criminosa posta in essere dall’imputato e ben descritta nel capo d’imputazione (reato di cui allart. 544 bis del Codice penale) perché, quale titolare del maneggio omonimo, procedeva a custodire per la notte la cavalla May’s Windy, a lui affidata, legandola ad un anello di ferro con una corda di lunghezza non superiore a sessanta centimetri e, quindi, adottando una modalità contenitiva che non consentiva la necessaria libertà di movimento all’animale medesimo, ne cagionava la morte per crudeltà o, comunque, senza necessità, dal momento che la cavalla, non potendo bere né mangiare, si agitava sino a collidere violentemente con le pareti del vano box dove era custodita o con lo stesso gancio con cui era legata procurandosi le fratture della regione orbitaledestra che ne determinavano la morte.
Nel frattempo, la Commissione di Disciplina della Federazione Italiana Sport Equestri il 27 ottobre ha radiato Mulato definitivamente, dopo un primo periodo di sospensione.