Un cavallo di nome Gaston D, del valore economico stimato di 150mila euro, è purtroppo morto a seguito di una fuga dal maneggio e caduta in un canalone, lasciando il suo proprietario, un cavaliere FISE, affranto.

La vicenda si è svolta al Circolo Ippico “La nuova Corte” a Sozzigalli, in provincia di Modena nel 2018, in circostanze tali da rendere possibile una denuncia.

In particolare, l'equino veniva affidato a un cavaliere promettente, Elia Matteo Simonetti, per la sua crescita qualitativa.

Gaston una notte è scappato dal suo box - che non era stato chiuso adeguatamente da personale del maneggio - rovinando in un fosso di cemento armato, di schiena, dove permaneva tutta la notte. Alla mattina i soccorsi tardarono ad arrivare perché il Simonetti ometteva di chiamare un veterinario per tempo, e due funzionari del circolo, non veterinari, sedavano il cavallo e provvedevano a rimuoverlo dal canalone. Solo all'ora di pranzo arrivò il veterinario di fiducia del Simonetti, il Dott. Marcello D’Onofrio

Il veterinario consigliò il ricovero in clinica, ma il Simonetti rifiutò. Il tutto omettendo di comunicare al proprietario del cavallo l'incidente e le decisioni in merito, sia da parte del Simonetti che del veterinario in carica.

L'incidente era avvenuto di sabato notte, ma è solo di martedì pomeriggio che il proprietario veniva informato, quando oramai le condizioni del cavallo erano disperate. Al proprietario, il veterinario Dott Marcello D'Onofrio, riferì che il cavallo si era procurato tutti i traumi non in seguito alla fuga (di sabato) bensì in seguito ad una colica ed al dimenarsi in box (giusto la notte precedente). Venivano omessi dunque due giorni di tentate cure (non sufficienti a ristabilire il cavallo) e la vera causa del dramma in cui versava Gaston. 

116877367 297463331482812 4160670632468521567 nPoche ore dopo il cavallo moriva.

Ci vollero un anno e 7 mesi al proprietario del cavallo per appurare la dinamica dei fatti. A quel punto, presentò denuncia-querela per ipotesi di maltrattamento, animalicidio e truffa alla Procura della Repubblica di Modena che, dopo aver svolto alcune indagini, archiviava in quanto "impossibile provare il dolo nella volontà della morte" sia per il Simonetti, sia per il suo veterinario di fiducia. 

Elia Matteo Simonetti veniva dunque deferito al tribunale della FISE che lo sospendeva in data 29 luglio 2020 per 3 mesi.

Il veterinario Marcello d’Onofrio, in seguito all'esposto all'Ordine dei Veterinari di Parma, riceveva un avvertimento.

Il deferimento all'Ordine dei Medici Veterinari di pertinenza territoriale in casi di ipotesi di scorrettezza è fondamentale. Il tribunale dell'ordine ha infatti tutta una serie di strumenti disciplinari per intervenire a tutela degli animali e dei loro proprietari, in caso succeda qualcosa per il quale è possibile provare una qualche scorrettezza attinente al codice deontologico in vigore.

Nessuno potrà restituire Gaston, morto in circostanze drammatiche, ma ricordarlo potrà scoraggiare - possibilmente - futuri comportamenti scorretti da parte di operatori del mondo del cavallo.