Abbiamo notato che un guidatore/allenatore che aveva corso a Siracusa nel giugno 2022, dove era stato trovato positivo il cavallo Zircovia Cis al metabolita della cocaina, e l'allenatore/guidatore aveva ricevuto in primo grado una sospensione di un anno (in virtù di recidiva) dalla qualifica di allenatore/guidatore, e 3000 euro di sanzione, con decisione di prima istanza depositata ad aprile 2023, continua bellamente a correre.

Abbiamo appurato che ha ricevuto la sospensiva della decisione di primo grado in attesa di decisione di secondo grado.

Ci chiediamo se è per il solito gioco di contestazione di vizio di forma che si disputerà la sentenza di secondo grado, meccansimo per il quale abbiamo notato che diversi allenatori/guidatori, nonostante le positività riscontrate nel controllo anti-doping, ottengono in modo sistematico l'archiviazione in giustizia sportiva, se non direttamente al primo grado, al secondo.
 
E se il Masaf con il nuovo regolamento anti doping che entrerà in vigore a settembre 2023 abbia corretto quei vizi di forma che regalano l'impunibilità sportiva a diversi guidatori/allenatori, anche con recidive.
 

Ad esempio, per le ultime sentenze pubblicate in agosto 2023, abbiamo trovato in primo grado numerose archiviazioni per doping perché il responsabile del doping, mediante avvocato, aveva chiesto un testimone alle seconde analisi, e il testimone sosteneva di non aveva ricevuto dal laboratorio di analisi estero la mail di convocazione. Visto che il Masaf non può ordinare il disciplinare estero di laboratori stranieri, ci chiediamo perché il Masaf non escluda quei laboratori che, in caso di seconde analisi e richiesta di testimone, si siano dimenticati di mandare la email di convocazione al predetto perito. E se veramente non basti che la mail/pec di convocazione sia inviata all'avvocato difensore, visto che sarebbe responsabilità di questo avvertire il proprio perito per scagionare il cliente.

La mail non è una forma tracciabile di comunicazione per la giustizia, e chiunque potrebbe dire di non aver ricevuto una mail, che magari finisce nello spam.

Il protocollo procedurale con il nuovo regolamento che parte dal 2023, è stato corretto per evitare che si ri-manifestino numerosi dei vizi di forma riscontrati in varie sentenze?

Non è bello leggere nelle sentenze che l'allenatore non viene punito, non perché il cavallo non fosse dopato, ma per cavilli burocratici.

Il vizio di forma (o vizio procedurale), in campo giuridico, è un'imperfezione che rende annullabile una sentenza sportiva.