Riceviamo lettera da Alessandro Raspante inviata a UET , al Ministro Lollobrigida e al Sottosegretario La Pietra:
Ravenna 14/01/2023
Spett. U.E.T. trot
Egregi membri dell’UET, prima di iniziare il colloquio inerente la programmazione dei gran premi in Europa, chiedete (a nome di tanta gente onesta, piena di passione, attaccata al proprio lavoro) al rappresentante italiano quanto segue:
- Come mai il pagamento dei premi (proprietari,guidatori,allenatori e allevatori) è fermo a Luglio 2022 (ad Aprile per chi ha partita IVA, quindi con un numero più alto di cavalli da mantenere)
- Come mai non vengono effettuati (oramai da anni) controlli a sorpresa nei centri d’allenamento, quali sono state le punizioni per gli allenatori risultati positivi e quali provvedimenti sono stati presi per chi è stato colto in flagrante mentre tentava somministrazioni proibite in ippodromo
- Come mai il doping umano non viene fatto a rotazione (garantendo un’alternanza) e come mai non vengono effettuati prelievi a convegno di corse iniziato
- Come mai gli impianti (tranne qualche rarissima eccezione) stanno cadendo a pezzi e le piste sono al limite della praticabilità
- Come mai il 63% del montepremi è destinato ai cavalli di 2,3 e 4 anni (inducendo ad uno sfruttamento precoce, per non chiamarlo maltrattamento) ed il 17% ai cavalli di 7 anni ed oltre
- Come mai le partenze ai nastri (specie quelle alla tedesca) non vengono rimodernate
- Come mai non esiste una piattaforma informatica dove si possono consultare libretti programmi, proposizioni quinté, iscritti on line, dichiarare i partenti, in modo da garantire trasparenza e rispetto delle regole
- Come mai non vengono indetti corsi professionali per manutenzione piste, maniscalchi, artieri in modo da fornire nuova linfa lavorativa, ormai inesistente specie in età giovanile
- Come mai il prelievo sulle scommesse ippiche è di gran lunga più alto rispetto a tutte le altre tipologie di scommesse (ludopatiche comprese)
Se vi saprà dare valide spiegazioni/giustificazioni fatelo partecipare alla Vostra riunione in caso contrario escludetelo: l’ippica italiana è da terzo mondo nonostante le eccellenti individualità (dai cavalli agli allevatori, dagli allenatori ai guidatoti) che ha prodotto in questi anni
Alessandro Raspante