A partire dal 2019 sarà vietato in UK vendere pets di età inferiore ai 6 mesi nei negozi di animali o altri rivenditori terziari.

Ciò significa che gli inglesi potranno comperare cuccioli di cani e gatti solo da allevatori registrati oppure dai rifugi che ricollocano orfani e randagi (ma anche per questi è prevista una stretta, visto che molti inglesi vogliono che i rifugi per poter operare abbiano una licenza che impone regole da rispettare).

La Legge di Lucy prende il nome da un Cavalier King Charles Spaniel la cui storia di maltrattamento ha commosso il Regno Unito e portato alla raccolta di oltre 100.000 firme.

La decisione è stata presa in seguito a una consultazione pubblica, da cui è emerso che oltre il 95 %della popolazione inglese è a sostegno di tale divieto. Contribuirà a porre fine alle terribili condizioni di benessere riscontrate nell'allevamento intensivo di cuccioli e a risolvere una serie di problemi esistenti in materia di benessere degli animali, come il traffico di cuccioli dai paesi dell'est.

Ciò contribuirà a reprimere l'allevamento indiscriminato di cuccioli e renderà più difficile l'allevamento di basso livello ma intensivo che basa il proprio commercio su venditori terziari.

A quanto pare, l'UK ha anche un ministro del benessere animale, tale David Rutley, che in Italia manca o almeno da noi è un semplice sottosegretario. Mr Rutley ha dichiarato alla vigilia di Natale 2018, quando ha enunciato il disegno di legge:

    Questo divieto di vendita di cuccioli e gattini da parte di terzi fa parte del nostro impegno per garantire che gli animali domestici più amati della nazione abbiano il giusto inizio nella vita. Rendo omaggio alla campagna stampa per la Legge di Lucy e ai numerosi stakeholder che si sono impegnati con passione per questo divieto. La decisione si basa sulla nostra precedente azione in questo settore, tra cui la messa al bando della vendita di cuccioli sotto le otto settimane e la lotta contro l'allevamento di cani con disturbi genetici.

Una grande vittoria per la tutela animale, la legge di Lucy partirà dal 2019 e prelude a una probabile stretta anche sulle organizzazioni animaliste che possono ricollocare i pets, perché non tutte operano nella legalità e qualcuna è l'avamposto per il commercio di cuccioli da allevamento intensivo provenienti dai paesi esteri, false adozioni dunque, tese a commuovere una popolazione ignara sul fatto che siano un modo per raccogliere soldi e proseliti facendo nascere apposta i cuccioli, tutt'altro dunque che raccogliendo per strada veri randagi.