Scopri le nuove condizioni per mantenere un equino, stabilite dal decreto del 18 luglio 2022 in applicazione della legge Loïc Dombreval.
Il 30 novembre 2021 è stata promulgata la legge volta a combattere il maltrattamento degli animali e rafforzare i legami tra animali e uomo, nota come "Legge Dombreval". Questa legge prevede in particolare l'attuazione di un certificato di impegno e di conoscenza per gli acquirenti di un animale da compagnia e per i detentori di equidi che specifica: "Che ogni detentore di un equino deve attestare la sua conoscenza delle esigenze specifiche della specie. Per i non professionisti, il certificato assume la forma di una licenza che deve essere acquisita prima di qualsiasi trasferimento o adozione di un equide. E' compito del cedente assicurarsi che il nuovo proprietario abbia tale attestato di conoscenza".
Dimostrazione di conoscenza
Il decreto n. 2022-1012 è stato promulgato il 18 luglio 2022, specifica, almeno in parte, questi contorni. A partire dal 31 dicembre 2022, chiunque possieda un equino deve attestare la propria conoscenza delle esigenze specifiche della specie. Per i professionisti, il certificato di conoscenza può assumere la forma di un'esperienza professionale a contatto diretto con i cavalli per un minimo di 18 mesi, o il possesso di un diploma, titolo o certificato che figura in un elenco pubblicato dal Ministero dell'Agricoltura. I professionisti che, al 31 dicembre 2022, detengono equidi nell'ambito della loro attività professionale saranno considerati in possesso delle condizioni.
Per le persone fisiche: devono fornire la prova del suddetto certificato di impegno e conoscenza rilasciato o da organismi professionali del settore equino che figurano in un elenco pubblicato dal Ministero dell'Agricoltura, o da un veterinario. Tale certificato deve specificare le esigenze fisiologiche, comportamentali e mediche, anche durante il trasporto, tenendo conto dello stato delle conoscenze scientifiche, degli obblighi relativi alla tracciabilità e all'identificazione dell'animale, nonché delle condizioni di trasporto e delle implicazioni economiche e logistiche del rispetto bisogni fisiologici, comportamentali e medici durante tutta la vita del cavallo. Tale certificato, che conterrà una dichiarazione manoscritta con la quale il detentore si impegna espressamente a rispettare le esigenze dell'animale, dovrà essere firmato dal detentore dell'equide.
E' proibito anche alle associazioni animaliste cedere equidi senza verificare che chi li adotta abbia il certificato di conoscenza.
Dal 1 gennaio 2022 è obbligatorio nelle strutture un referente per il benessere degli animali.
Prevenzione dell'abbandono di equidi in strutture di alloggio
Vendita forzata di equidi affidati con contratto di deposito o contratto di comodato d'uso
" I. – Nel caso in cui un equide venga affidato a terzi, con contratto di deposito o comodato d'uso, e il proprietario non recuperi l'equide entro il termine di tre mesi dal ricevimento della diffida a recuperare l'animale, sia per mancato pagamento, inattitudine o totale incapacità dell'animale a svolgere le attività per le quali è stato allevato, il depositario può vendere detto equino alle condizioni stabilite nel presente articolo.
“II. – Il professionista che intende avvalersi della facoltà prevista al punto I presenta al presidente del tribunale istanza che espone i fatti e fornisce gli estremi identificativi dell'equide e del suo luogo di stazionamento, il nome del proprietario e, ove applicabile, l'indicazione precisa dell'importo della somma pretesa da tale titolare, con la ripartizione dei vari elementi della pretesa nonché del relativo fondamento. Può altresì richiedere la nomina di un terzo cui affidare l'equide in caso di mancanza di offerte.
“III. – Se, alla luce degli atti prodotti, la richiesta gli appare in tutto o in parte fondata, il presidente del tribunale giudiziario emette ordinanza che autorizza la vendita forzata all'incanto pubblico dell'equide. L'ordinanza determina, se necessario, l'importo della pretesa del ricorrente. Se il richiedente dimostra l'accordo di un terzo ad assumersi il costo materiale dell'equide, l'ordinanza può prevedere che l'animale sia consegnato a questo terzo in caso di mancata offerta.
"IV. – A pena di decadenza, l'ingiunzione deve essere notificata al titolare su richiesta del richiedente entro tre mesi. L'ufficiale giudiziario deve, con atto congiunto, comunicare il giorno, il luogo e l'ora della vendita, che non può aver luogo entro un termine inferiore a un mese dalla notificazione dell'atto. Entro questo termine di un mese, il proprietario può recuperare il suo cavallo dopo il pagamento del debito se è debitore del richiedente. Il proprietario può opporsi alla vendita anche con atto notificato al richiedente. Tale opposizione comporta automaticamente la citazione a comparire alla prima udienza utile del foro che ha autorizzato la vendita.
“V. – La vendita avviene in conformità alle disposizioni del codice di procedura dell'esecuzione civile relative alla vendita forzata di beni sequestrati.
“VI. – Il ricavato della vendita è rimesso al custode fino all'importo del suo credito, in capitale e interessi indicato nell'ordinanza, più le spese. L'eccedenza è consegnata alla Caisse des dépôts et consignations, a nome del proprietario, dal pubblico ufficiale, senza verbale di deposito. Ritira una ricevuta di consegna che gli vale lo scarico. L'importo della partita, in capitale e interessi, è acquisito dallo Stato ai sensi dell'articolo L. 518-24 del Codice monetario e finanziario, se non vi è stata denuncia da parte del proprietario, dei suoi rappresentanti o dei suoi creditori. »
PROIBITE LE GIOSTRE CON EQUINI VIVI
“Sono vietate le passeggiate su equini, intese come attrazioni che consentono, per l'intrattenimento del pubblico, di cavalcare qualsiasi tipo di equino, mediante un dispositivo di attacco fisso rotante che priva l'animale della libertà di movimento.
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