Paese che vai, usanze che trovi. Mentre in Italia l'interruzione opportunistica della vita di un cavallo si opera solo in 2 modi, eutanasia con iniezione letale o macellazione, in altri paesi è ancora consentito sparare ai cavalli con armi da fuoco per interrompere la loro vita.
Così ad esempio nel Regno Unito, dove nell'interesse del benessere e della sicurezza (così recita la normativa), un cavallo può essere ucciso con arma da fuoco da persona con porto d'armi e l'esperienza adeguata.
Opuscolo informativo della procedura in UK:
- La procedura può essere eseguita da un veterinario, un operatore dell'inceneritore per animali, un cacciatore o un macellaio che ritira il corpo (in UK esistono macelli che elaborano cavalli solo per il settore d'alimentazione animale).
- Al cavallo può essere dato un sedativo in anticipo per assicurarsi che sia calmo, ma poiché il sedativo in vena richiede un veterinario, la sedazione è più diffusa quando si fa l'eutanasia chimica.
- La pistola va posizionata contro la fronte del cavallo, così il proiettile viene scaricato direttamente nel cervello. Questo uccide immediatamente il cavallo che cade a terra subito. È prevedibile un certo sanguinamento dal foro del proiettile e dalle narici, sebbene possa variare da un leggero gocciolamento a una scarica forte.
- Il letame di cavallo fresco posto sopra ogni residuo e lasciato per un breve periodo prima di essere smaltito in sicurezza, è il mezzo migliore per ripulire qualsiasi perdita di sangue.
- Gli arti del cavallo possono avere contrazioni improvvise: sono normali riflessi dopo la morte e possono verificarsi anche se l'animale non è più vivo.
Ma perché sparare al cavallo se gli puoi fare l'eutanasia chimica con sedazione preliminare?
a) Probabilmente perché si spende di meno.
b) E' una procedura che può essere fatta anche in assenza di reperibilità di un veterinario.
Notarsi che la procedura in UK è ammessa anche nelle manifestazioni pubbliche, come corse o concorsi, laddove il cavallo è infortunato e va abbattuto.
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