Un cavallo dovrebbe essere visto dal maniscalco esperto, professionale, ogni due mesi. Più spesso se è un cavallo sportivo o che lavora. Questo può essere costoso e molti proprietari di cavalli sono tentati dal faidate.
Mentre il proprietario dovrebbe pulire i piedi del cavallo regolarmente, anche quotidianamente, fare il maniscalco per il proprio cavallo è una pessima idea, a meno di non essere un maniscalco di professione.
Sono innumerevoli i danni agli zoccoli, arti e alla salute generale del cavallo, se il lavoro è fatto da un dilettante allo sbaraglio.
Chi è il bravo maniscalco
Un bravo maniscalco è una persona con adeguata formazione ed esperienza, in diverse branchie che vanno dall'anatomia del cavallo all'etologia equina, alle lesioni e malattie dello zoccolo, all'alimentazione corretta, fino all'effettiva rifinitura, modellatura e calzatura degli zoccoli dei cavalli. Un bravo maniscalco tiene il passo con le ultime novità nel suo campo, frequentando corsi di aggiornamento continuamente, partecipando a seminari, oltre a seguire la saggistica a tema pubblicata. Un buon maniscalco è, a suo modo, un intellettuale dei piedi del cavallo, e non si accontenta mai di stare indietro.
Non è un raffazzanatore autodidatta, dilettante allo sbaraglio, quando non lavoratore di frodo, che vuole darsi un tono facendo il frequentatore di stalle e il malaffare sui piedi dei cavalli di terzi.
Un buon maniscalco dovrebbe essere in grado di mostrare la propria certificazione e le referenze di clienti soddisfatti. Dovrebbe appartenere a un qualche organismo rappresentativo della mascalcia, nelle more di un ordine professionale in Italia.
Se il lettore decide che nella vita vuole fare il maniscalco, ebbene, che si dia una formazione dignitosa. Andreste dal chirurgo autodidatta a farvi operare? Il maniscalco opera sui piedi del cavallo anche in modo invasivo. Taglia una struttura viva, vi pianta dei chiodi. Non è un lavoro per gli appassionati di bricolage e del faidate.
I corsi di formazione operativi attualmente in Italia variano in lunghezza e intensità.
Alcuni prevedono una frequenza piuttosto continuativa, altri si possono svolgere in una serie di week end che si completano nel giro di poco tempo. Ovviamente, per chi ambisce ad occuparsi solo dei piedi del proprio cavallo, un corso breve è sufficiente. Ma prima di fare operazioni invasive al piede, occorre formarsi, anche se è solo sul proprio cavallo che si desidera operare.
Esistono anche corsi di barefoot. Badate che in questo ultimo caso, c'è la giungla. Da corsi messi su senza alcun riconoscimento, che non sia quello del titolare della presunta scuola, a corsi pluriennali che danno il riconoscimento secondo una qualche scuola riconosciuta all'estero come professionale. E da diventare pareggiatore in un fine settimana, a diventarlo in due anni, c'è una discreta differenza. Va da sé che il pareggiatore diplomato in un week-end, se ci fossero leggi in Italia che riconoscono al cavallo il diritto di essere difeso, non avrebbe diritto di esercizio sui piedi di cavalli di terzi.
Se invece ci si vuole occupare, a pagamento, dei piedi dei cavalli di terzi, non basta una vita di studi. Ci si deve mettere in testa che la formazione non finisce mai. Dura per tutto il tempo in cui si esercita la professione del maniscalco e/o pareggiatore professionale. E quanto più qualificata la formazione di partenza, tanto più brillante potrà essere la carriera.
C'è chi pareggia la domenica i cavalli degli amici, per pochi spiccioli, e chi si fa pagare soldi sonanti per sistemare i cavalli del settore "luxury". Nel mezzo ce n'è per tutti.
Indipendentemente dal tipo di corso per il quale si opta, assicurarsi di andare in una scuola accreditata. In questo modo, si potrà essere certi di ottenere la formazione e le raccomandazioni migliori e più affidabili per lavorare decentemente sul campo e portare dignità alla figura del maniscalco e/o del pareggiatore.