Secondo le norme vigenti, è obbligatorio che tutti gli equini in Italia abbiano un passaporto. Tutti gli equini trovati sprovvisti di passaporto, e superiori all'anno di età, devono essere regolamentati all'anagrafe come non destinabili alla produzione alimentare.
Inoltre, il passaporto deve accompagnare il cavallo durante tutti i movimenti con poche eccezioni, ad esempio quando si esce in passeggiata o in una situazione di emergenza. E' responsabilità primaria per i proprietari e detentori, nonché per i trasportatori, garantire che il cavallo sia identificato correttamente prima di accettare l'animale. In caso contrario, occorre essere consapevoli di essere suscettibili a sanzionamento.
Il passaporto deve essere a disposizione per le ispezioni.
Tutti gli equini nati dopo il 2007 devono essere inoltre chippati al fine dell'anagrafe equini. Uno degli scopi dei passaporti è quello di registrare se l'equino è destinato a vita o al macello. E’ quindi essenziale che il passaporto sia disponibile ogni volta che il veterinario tratta il cavallo per registrare i medicinali somministrati. Se il passaporto non è disponibile, il veterinario può non essere in grado di gestire alcuni farmaci potenzialmente pericolosi se introdotti nel circuito alimentare, o trattamenti invasivi che richiedono l'autorizzazione del proprietario e per la quale l'autorizzazione del detentore potrebbe non essere sufficiente (vedesi il caso dell'eutanasia).
Se il passaporto non è disponibile, allora il veterinario non può somministrare alcune sostanze o eseguire con leggerezza alcuni interventi per i quali potrebbe poi essere citato in giudizio dal proprietario legittimo.
Chi è il proprietario del cavallo?
Idealmente il proprietario in anagrafe equidi.
Ma purtroppo la questione può essere oggetto di speculazione. Quando è stata istituita l'anagrafe equina, non è stato istituito contestualmente il regime di circolazione. Quindi il cavallo è in Italia un bene mobile NON registrato. Valgono ancora delle consuetudini di cessione orale del cavallo, per cui il detentore può corrispondere al proprietario di fatto. Proprietario che magari non ha regolato il passaggio in anagrafe equina, ma questo gli vale solo una sanzione di tipo amministrativo in caso di controllo da parte delle autorità di competenza, oppure un'ammonizione con un tempo massimo per regolare la proprietà anagrafica prima che sia emanata la sanzione.
Tuttavia, un cavallo può passare di mano anche senza il consenso del suo proprietario in anagrafe, perché magari quel cavallo è stato rubato o smarrito. Per evitare contenzionsi - penali o civili - sulla proprietà del cavallo e le responsabilità connesse allo stesso, è sempre buona norma quando si compera o vende un cavallo che venga perfezionato il passaggio di proprietà presso l’anagrafe equidi di competenza entro 7 giorni dalla compravendita, anche se si tratta di una cessione gratuita.
Dove richiedere il passaporto o regolare i passaggi e gli altri accadimenti
Il passaporto degli equini si richiede ad apposita anagrafe. E tutti i passaggi di proprietà, la perdita di possesso, il decesso dell’equino, il suo ritrovamento o qualsiasi altra questione che modifica il suo stato anagrafico, si regolarizza con l’ufficio di competenza.
Trovate tutte le informazioni utili sull’anagrafe equidi, gli uffici periferici, i contatti con gli amministratori dell'anagrafe equidi, sul sito pubblico dedicato: www.anagrafeequidi.it