La Corte Europea, chiamata a risolvere un quesito di interpretazione sulle prestazioni di scuderia con cavalli da competizione, si è espressa in questo senso:
In via di principio, il titolare di una scuderia che allena cavalli da competizione pone in essere una prestazione di servizi unica nei confronti dei proprietari dei cavalli, anche se composta, da un lato, da un servizio di base, avente per oggetto la “pensione del cavallo”, i cui costi sono rimborsati mediante una rata mensile fissa e, dall’altro, da un servizio aggiuntivo, vale a dire la partecipazione di determinati cavalli alle competizioni.
Ad avviso della Corte di Giustizia UE, che si è pronunciata nell’ambito della causa C-713/21, tale prestazione unitaria ha carattere oneroso ed è, quindi, soggetta a IVA anche se una parte del corrispettivo è collegata ai risultati delle competizioni.
Norme sul punto:
(1) Direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto (GU 2006, L 347, pag. 1)
(2) C-432/15, EU:C:2016:855.
14.3.2022 Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 119/18