Le coliche sono una delle cause di mortalità precoce più frequenti per i cavalli, per questo è importante puntare alla loro prevenzione ed essere pronti a pagare caro per la loro cura.
A seguire, delle semplici indicazioni generali che non sostituiscono la consulenza e prestazione del veterinario sul caso specifico: da una parte la prevenzione, dall'altra la cura.
La prevenzione
1. Il cavallo deve avere sempre l'acqua fresca e pulita a disposizione
Quando rimangano senza possibilità di bere per ore, aumenta per i cavalli il rischio di coliche secondo gli studi più recenti. Maggiore è l'età del cavallo, più questo rischio è elevato in mancanza di fonte d'acqua. Affinché il cavallo beva a sufficienza, occorre tenere presente che esso preferisce bere dal secchio che dalla beverina. Per assicurare che l'abbeverata sia a flusso libero, occorre predisporre abbeveratoi automatici, o una supervisione continua degli animali, al fine di riempire il secchio d'acqua se si svuota. Quando il tempo gela, occorre che le tubature siano riscaldate affinché non si interrompa il flusso d'acqua. E' meglio evitare di somministrare acqua gelata al cavallo. Assicurarsi che l'acqua sia a temperatura adeguata. Per i viaggi lunghi, ricordarsi di fare le varie soste di abbeveraggio.
2. Consentire l'affluenza al pascolo
I cavalli che hanno accesso al pascolo presentano un rischio di coliche più basso rispetto a quelli che non vi hanno accesso. Attenzione alle rotoballe. Al loro interno il fieno potrebbe non essere della migliore qualità o preservato correttamente. I cavalli che hanno accesso a fieno di qualità, depolverizzato, rischiano di meno la colica.
3. Evitare l'alimentazione a terra in zone sabbiose.
I cavalli possono ingerire abbastanza sabbia perché l'intestino si irriti. E' meglio utilizzare rastrelliere, mangiatoie o reti che tengano il fieno sollevato da terra, dove possono esserci impurità, batteri e sabbia.
4. Evitare l'eccesso di mangimi
Il rischio coliche aumenta del 70% con la somministrazione di alimenti preparati a base di cereali, melasse e altri integratori. Selezionate bene le granaglie ed evitate di somministrarne in eccesso rispetto alle esigenze alimentari del cavallo.
5. Cambiare gradualmente le abitudini degli equini
Il rischio di coliche aumenta se il cavallo va in stress. Ogni cambio di abitudini, di alloggio, di allenamento, di alimentazione, andrebbe affrontato con gradualità per dare modo al cavallo di adattarsi gradualmente.
6. Tenere controllati i denti
Se ci sono problemi alle arcate dentali, vanno risolti attraverso la livellatura praticata da un veterinario ippiatra ad hoc. Questo assicura la masticazione corretta e quindi una digestione facilitata.
7. Tenere sotto controllo i parassiti
I parassiti possono essere una causa di colica, e quindi il cavallo va testato periodicamente per approntare il vermifugo più adatto.
8. Monitorare il cavallo per leggere i sintomi di malessere per tempo
I cavalli seguiti quotidianamente dal loro proprietario hanno meno incidenze di coliche o di coliche mortali. Ai primi segni di occlusione, di malessere, di insorgenza, si può passeggiare il cavallo e incitarlo a bere per liberarsi. Se la colica non accenna a essere superata, chiamare il veterinario e seguire le sue indicazioni. Il pronto intervento può salvare la vita al cavallo.
9. Prestare particolare attenzione alle fattrici post partum e ai cavalli che sono in riabilitazione dopo malattia
Tutti i cavalli che hanno affrontato stress importanti, come il parto per una fattrice, o una malattia, nei mesi successivi possono essere particolarmente delicati e quindi occorre prestare loro una speciale attenzione fino a che non si ritorna alla normalità, e assicurarsi un intervento tempestivo nel caso di insorgenza di colica. La somministrazione di anti dolorifici e anti infiammatori può talvolta nascondere i primi sintomi di insorgenza di colica, attenuandoli. Il risultato può essere che quando ci si accorge della colica è troppo tardi. Discutere i livelli più appropriati di fenilbutazone (Bute) con il veterinario, specie su soggetti che possono essere particolarmente predisposti, ad esempio che hanno avuto già precedentemente degli episodi di colica. Evitare l'uso prolungato e in quantità elevate di Bute per non rendere il cavallo un soggetto predisposto alle coliche.
La cura
Se si riescono a interpretare i segni vitali del cavallo, queste informazioni possono essere utili al veterinario per programmare l'assistenza. In particolare è utile sapere come controllare la temperatura, la frequenza cardiaca, quella respiratoria, il colore delle mucose e come interpretare il comportamento e i suoni di motilità intestinale. Mentre si è in attesa del veterinario, rimuovere ogni fonte di cibo, per evitare di peggiorare il problema.
Se il cavallo ha i crampi, o è nelle prime fasi della colica, camminare con lui può aiutarlo a defecare e a dare sollievo al dolore. Se il cavallo vuole rotolarsi a terra, è meglio che non sia in un box, perché poi potrebbe avere problemi a rialzarsi. Se ha spazio in cui muoversi, anche liberamente, è più probabile che riesca a superare la colica. Se camminare con il cavallo sembra peggiorare la situazione, interrompere e accertarsi che il veterinario stia arrivando.
Egli valuterà di che tipo di colica si tratti (ne esistono di diversi tipi) e quale è l'intervento necessario. Alle volte può bastare un lassativo e l'analgesico, altre volte il veterinario dovrà usare dei liquidi per la reidratazione e quando si è particolarmente sfortunati, il veterinario può raccomandare la terapia chirurgica addominale, che significa dover portare il cavallo in clinica.
Le percentuali di successo dopo una chirurgia per colica variano a seconda del tipo di coinvolgimento intestinale. In generale, la differenza può farla la diagnosi precoce e l'assistenza adeguata prestata ancor prima del ricovero, e dunque il primo soccorso. Ci possono essere problemi anche successivi, come aderenze che rendono l'intestino più sensibile.
E, infine, purtroppo alle volte il veterinario consiglierà l'eutanasia, perché non c'è più niente da fare.
Attenzione dunque a prevenire per quanto possibile, visto che la colica è una delle prime cause di mortalità per i cavalli.