Assoluzione con formula piena perché il fatto non sussiste.

E' la conclusione del procedimento a carico del Sindaco di Bomarzo Roberto Furano, all’epoca dei fatti contestati, aprile 2015.

Era accusato di essere responsabile della morte del cavallo Quintana, infilzato dalla staccionata durante una curva a gomito.

Quattro anni di attesa e poi l’assoluzione, che è lo stesso ex sindaco a rendere nota: “Con questa dichiarazione - afferma Furano - voglio informare ufficialmente chi mi è stato vicino, ma anche chi sperava in un finale diverso. Sono stati quattro anni di attesa per certi versi pesanti per me, per la mia famiglia e per chi mi è stato accanto, per l’evoluzione che la manifestazione del palio ha avuto e per le esternazioni, talvolta pesanti”. L’ex sindaco non nasconde che sicuramente serviva più vigilanza sulla regolarità della documentazione, e spiega: “Alle 13,55 del 23 aprile 2015, a manifestazione iniziata, era stata protocollata una lettera con la quale si comunicava l’incompletezza della documentazione. In quel momento - ricorda - non potevo sottrarmi alle mie responsabilità e non ho esitato ad avvalermi di tutte le facoltà che la mia carica prevedeva, nel rispetto delle normative vigenti, autorizzando la corsa e il regolare svolgimento della manifestazione”.

Per il magistrato che ha giudicato il fatto, tutte le normative sono state rispettate e non c’era alcun problema di autorizzazioni.

Dunque, assoluzione piena significa forse che quella morte era "inevitabile"?

Togliere la curva a gomito no? Anche quella è inevitabile? E non autorizzare una manifestazione se la documentazione è incompleta, anche quello è inevitabile?