I cavalieri stavano seguendo il secondo dei tre giri previsti attorno alla chiesetta alla periferia del paese, dopo la processione e la benedizione del parroco. All’improvviso un cavaliere diciottenne e il suo cavallo sono caduti.
Il cavaliere è rimasto incolume. Il cavallo, invece, è stato subito soccorso dal veterinario, ma non c’è stato nulla da fare ed è morto. A causare il decesso dell’animale (in un primo tempo si era appreso che l’animale avesse battuto la testa su una pietra) sarebbe stato un infarto. Ma servirebbe una autopsia a determinare la reale causa della morte.
La manifestazione si è fermata e sulla festa è calato il silenzio.
Horse Angels: "Che senso ha disputare un'Ardia a mezzogiorno? C'è stata una commissione veterinaria a valutare l'idoneità dei cavalli? E 18 anni sono sufficienti per maturare l'esperienza a una manifestazione di piazza che presenta pericoli per i cavalli e per i fantini?
Il Ministero della Salute dovrebbe intervenire a dirimere gli orari leciti per disputare queste manifestazioni, per massimizzare la sicurezza. Le carrozze si devono fermare a mezzogiorno, negli ippodromi si corre in notturna e i palii si disputano a mezzogiorno?
Basta con queste morti bianche insensate in occasione di palii, giostre e quintane. Questa morte sarebbe stata evitabile solo organizzando la manifestazione con più buon senso, in serale, non a mezzogiorno, e rispettando i protocolli di sicurezza stabiliti dall'Ordinanza nazionale.
Speriamo sia aperta una commissione di inchiesta per far luce sulle modalità organizzative e sulle eventuali responsabilità. Se muore un essere umano è un atto dovuto, perché non dovrebbe esserlo se muore un cavallo in una manifestazione pubblica?