Le persone hanno a lungo speculato sul motivo per cui le adolescenti di più culture occidentali amino i cavalli e le bambine adorino raffigurare unicorni. Il cavallo, dopo cane e gatto, sembra essere uno degli animali più amati, specialmente dal pubblico femminile odierno.
Cosa c'è nel cavallo per stimolare tanta devozione?
In passato era percepito come simbolo di potere sopratttutto maschile, essendo il cavallo un animale portato anche in guerra. Il modo di montare e il soggetto scelto erano speculari allo status socio economico del cavaliere. Da quando il cavallo ha cessato di essere un'utilità, per diventare un animale da sport e ricreazione, ha avuto però un crescente successo nel mondo delle bambine e adolescenti. Tanto è che qualcuno ha ipotizzato che il cavallo sia visto dalle ragazze come strumento di rafforzamento del potere femminile nell'epoca contemporanea.
Molti libri hanno analizzato la relazione speciale che può innescarsi tra donne e cavalli, e quindi le dinamiche sono per lo più note. Va compreso che, generalmente parlando, questa connessione speciale non riguarda solo i cavalli. Le donne hanno molte più probabilità di essere coinvolte nella protezione degli animali o come attiviste per i loro diritti di quanto non lo siano gli uomini. Sono più propense a privarsi di proteine animali, ad accudire animali come figli, a cimentarsi in professioni di cura degli animali e all'inverso sono poco propense allo sport della caccia, o ad attività che implicano ferire o uccidere animali. Quella del macellaio, ad esempio, è un professione più maschile che femminile.
Poche altre aree occupazionali hanno sperimentato un passaggio così drammatico dagli uomini alle donne come la medicina veterinaria. Lo stesso passaggio non c'è stato nell'ingegneria o nell'informatica. Questo potrebbe indicare che ci sono differenze negli interessi di base tra uomini e donne che spesso riflettono dinamiche istintive.
Non c'è dubbio che l'accudimento in benessere del cavallo, con tutto il tempo e le risorse che necessita, emuli l'impegno di una madre per i figli. Il cavallo va pulito, spazzolato, massaggiato, pulito il suo spazio vitale, va mosso per la sua salute, in poche parole, per farlo stare bene occorre prendersene cura. Ma al di là dell'istinto materno, che è naturale in molte donne, e può essere riattivato dai cavalli, le donne nell'educazione del cavallo praticano le stesse abilità che userebbero per "addestrare" gli uomini delle loro vite.
I cavalli diventano così una palestra di vita per quelle attività che la giovane donna farà da adulta, o diventano un sostitutivo di quelle attività per donne che non si vogliono impegnare nel matrimonio e nella genitorialità.
Il cavallo come "palestra" per le relazioni
Il cavallo, rispetto ad altri animali, è più forte e richiede dunque maggiore abilità nel gestirlo. Una donna deve imparare a farlo, esercitando delle qualità, che essa ha innate.
Uno dei modi principali in cui gli uomini hanno potere e influenza sul mondo che li circonda è nella forza fisica diretta. Per le donne, che in uno scontro diretto basato sulla forza rischierebbero di perdere, la principale fonte di influenza è la psicologia. Per le donne, storicamente parlando, gli uomini hanno rappresentato una delle maggiori minacce al loro benessere nel corso della storia evolutiva. Le donne spesso non possono difendersi direttamente perché tendono ad essere fisicamente più deboli degli uomini. Per evitare la minaccia devono ricorrere al loro potere di influenza.
I cavalli sono un superstimolo per la dinamica dell'acquisizione di forza attraverso l'influenza. Sono grandi, forti e veloci, ma anche poco interessati alla violenza come relazione di branco. Storicamente i cavalli sono stati addestrati con metodi anche cruenti. Oggi, va di moda la doma dolce, che deve la sua diffusione così ampia all'interesse femminile per ammansire i cavalli in modo gentile. Le donne vogliono gestire i cavalli con il loro cervello perché sono abituate a non usare la violenza fisica nelle relazioni. Nell'educazione del cavallo preferiscono ricorrere ad abilità come la comunicazione non verbale e la comprensione di ciò che premia e punisce i cavalli. Si tratta dopotutto degli stessi strumenti che la donna ha sempre usato per controllare gli uomini e garantirsi l'incolumità e la protezione.
Non dimentichiamoci che, almeno in Italia, ogni 3 giorni una donna è uccisa dal marito, fidanzato, compagno o ex, ma le violenze domestiche di cui non ci sono statistiche, perché mancano le denunce, rendono l'uomo il predatore più pericoloso per una donna, dal quale ella deve imparare a difendersi sin da bambina.
Il cavallo, secondo molti studi sociali, può rappresentare per la donna un modo di esercitare e rafforzare la propria personalità o capacità di dominanza. Una donna può avere potere su un cavallo sfruttando semplicemente la telepatia, il carisma, l'influenza, senza bisogno di ricorrere alla forza, ma anzi avvalendosi delle storiche "armi" femminili di ammaliamento attraverso la cura, l'affetto, le attenzioni, desiderando che il suo amore sia ripagato con eguale devozione.
Anche un uomo può e anzi deve, perché questa è la direzione contemporanea dell'equitazione e della società civile, che preme su una maggiore eguaglianza di genere attraverso l'incorporamento ciascuno di qualità dell'altro, l'ingentilimento degli uomini e il rafforzamento delle donne. Tornando all'equitazione, mentre ad un uomo magari la doma dolce va insegnata, per la donna può risultare istintivamente più naturale perché la esercita da millenni.
In questa accezione, le fanciulle sarebbero attratte dai cavalli e dall'equitazione come palestra relazionale per mettere in pratica i propri poteri di ammaliamento bonario di creature potenzialmente pericolose, come potranno essere gli uomini nel corso delle loro vite.
Il cavallo come terapia
Premesso tutto quanto sopra, non deve stupire che i cavalli possano essere utilizzati anche come terapia. Il cavallo è disposto alla relazione, ne ha un vantaggio. Imparare a gestirlo con calma e senza violenza può rafforzare la personalità, non solo femminile, i cavalli sono un valido aiuto anche per uomini che devono imparare ad avere relazioni migliori con gli altri e con se stessi. Alcune delle aree in cui la terapia equina può aiutare includono:
- Relazioni. Molti adolescenti in difficoltà lottano per sviluppare relazioni sane e forti con amici e familiari. La terapia con i cavalli consente agli adolescenti di sviluppare un rapporto sano con un essere vivente, dando loro la possibilità di fare il primo passo verso la comprensione di come accendere e mantenere relazioni positive.
- Sollievo dallo stress e dall'ansia. Gli animali possono rasserenare. In particolare la terapia equina allevia i disturbi fisici associati all'umore o all'ansia, come mal di testa, vertigini o nausea.
- Autoriflessione. Una delle cose con cui gli adolescenti in difficoltà lottano di più è l'auto-riflessione. Questa capacità è necessaria per muoversi nella vita in sicurezza. Lavorando con i cavalli, gli adolescenti vedono gli effetti diretti delle loro azioni e acquisiscono l'opportunità di comprendere le dinamiche di causa ed effetto, sviluppando in questo modo il senso di responsabilità.
Un'area innovativa di impiego terapeutico dei cavalli, è quella con donne (ma anche uomini) che sono stati vittime di abusi sessuali, per rafforzare la loro autostima e la capacità di controllare l'ambiente intorno a loro attraverso l'esercizio di influenza positiva.
*Certamente, meglio affidarsi a professionisti certificati, facendo attenzione alle trappole, perché si è scoperto in anni recenti che l'equitazione ha attratto a sé anche quei predatori pericolosi che si vogliono evitare, forse insediatisi nell'ambiente per via della facilità con cui possono avere accesso a minori in assenza di altri adulti a controllare. Ci sono state più denunce per pedofilia in maneggio che in ogni altro ambiente sportivo in Italia, almeno dalla nascita del movimento #metoo e questo impone ai genitori di fare molta attenzione nell'affidamento dei loro figli a strutture di promozione sportiva per apprendere i benefici dell'equitazione o della terapia con i cavalli.