Naturland, di cui lei è nel CDA da più di un decennio, supporta infatti la sostenibilità come un'assunzione di responsabilità per l'uomo, gli animali e l'ambiente. Questo approccio olistico si estende anche al trattamento sociale di tutti coloro che vivono e lavorano nelle fattorie. Tutte le aziende agricole Naturland sono tenute a rispettare i suoi standard sociali dal 2005. Inoltre, l'agricoltura biologica crea posti di lavoro utili a livello locale. I piccoli proprietari producono il 70% dei prodotti alimentari mondiali, quindi svolgono un ruolo importante nella sicurezza alimentare. Dal 1986 Naturland sostiene le cooperative di Asia, Africa e America Latina nella loro conversione all'agricoltura biologica. Ovunque sia coinvolto, sia con un agricoltore politicamente attivo in una regione senza OGM o nel consiglio di amministrazione del "Forum Fairer Handel", Naturland crea e coopera reti per l'agricoltura sostenibile.

Secondo Frauke e le aziende che rappresenta, il sistema agricolo del futuro è biologico, combinato con il commercio equo. Gli esperti di tutto il mondo, del resto, vedono l'agricoltura biologica e socialmente orientata come la chiave per combattere i problemi ambientali globali, la fame e la povertà. Inoltre, va sottolineato come nell'ambito dell'Agenda 2030, approvata dalle Nazioni Unite nel settembre 2015, viene messo in luce come la lotta alla povertà possa combattersi solo attraverso la promozione della protezione ambientale. Proprio in tale appuntamento, sono stati stesi 17 obiettivi per promuovere lo sviluppo sostenibile.

L'agricoltura biologica e il commercio equo hanno dato un contributo sostanziale al successo dell'Agenda 2030. Per questo Naturland è impegnata in particolare sui seguenti della lista dei 17 obiettivi di Agenda 2030: #2 (Fame Zero), #12 (Consumo e Produzione Responsabile), #13 (Azione per il Clima ), #14 (Vita sott'acqua) e #15 (Vita sulla terra).
 
Senza mai dimenticare, per ricollegarci all'incipit di come abbiamo conosciuto Frauke, che quando ci si propone di migliorare il mondo, occorrerebbe cominciare da casa propria nelle piccole azioni del quotidiano, anche quando si adottano animali ad esempio, si è generosi solo se ci si prende cura dei più deboli, lontano da quell'atteggiamento purtroppo comune, e superficiale, che vede l'adozione dell'animale solo come un modo di risparmiare nell'acquisto, ma sempre strumentale ad ottenerne un servizio, come nel caso dei cavalli, che in molti vogliono "a gratis", ma solo se si tratta di cavalli montabili. Non Frauke, che da Horse Angels ha adottato dei vecchietti, solo da compagnia, solo per affetto kiss, perché una vera amazzone "bio e animalista" sa gettare il cuore, il proprio, oltre l'opportunismo.
 
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