Con vivo entusiasmo annunciamo di aver contattato Monty Roberts,  "L'uomo che ascolta i cavalli", traduzione italiana del best-seller The Man Who Listens to Horses: The Story of a Real-Life Horse Whisperer, per conferirgli un premio virtuale, Voce per i Cavalli Horse Angels 2017.

Nel libro Monty Roberts racconta come ha imparato il linguaggio non verbale dei cavalli osservandone il comportamento allo stato brado. Il volume è una sorta d'autobiografia che racconta, attraverso le esperienze di una vita, il raggiungimento delle tecniche della doma gentile che lo hanno reso noto al mondo intero. L'opera si pone come approfondimento del celebre romanzo, tradotto in tutte le lingue, "L'uomo che sussurrava ai cavalli" (in inglese The Horse Whisperer) del giornalista e scrittore Nicholas Evans, da cui nel 1998 è stato tratto anche l'omonimo film, diretto e interpretato da Robert Redford, con cui Monty Roberts è entrato nelle leggende dell'equitazione mondiale

L'uomo che ascolta i cavalli di Monty Roberts racconta la profondità della comunicazione possibile tra uomo e animale sulla base della storia personale dell'addestratore di cavalli più famoso al mondo. Roberts vuole stimolare il lettore, interessato alla relazione con i cavalli, sul fatto che serve la disposizione all'ascolto e alla comprensione per costruire con questi animali una relazione positiva e significativa nel lungo periodo. Il suo contributo all'etologia equestre risulta nell'essere stato un pioniere della comunicazione non verbale con i cavalli, offrendo una chiave di interpretazione che si applica anche ai rapporti umani: ci sono infatti forme di comunicazione più sincere e profonde della parola parlata, che sono accessibili a tutti coloro che sono disposti ad ascoltare con il cuore aperto e la mente flessibile.

Alcuni cenni biografici: Monty Roberts (Salinas, USA, 14 maggio 1935) ha rivoluzionato i concetti e i metodi relativi alla doma del cavallo. Dotato di un enorme talento naturale, a soli tredici anni si è dedicato ad uno studio sul comportamento e sul linguaggio equino tramite l'osservazione paziente e diretta della vita dei branchi di cavalli in libertà. Il tutto con l'obiettivo di mettere fine alle violenze legate all'addestramento di tipo tradizionale. Il suo metodo ha avuto fortuna in tutto il mondo e il linguaggio da lui creato, chiamato  Equus,  è diventato il cuore della pratica del Join Up, ossia della capacità di ottenere la fiducia del cavallo instaurando con esso un rapporto di comprensione, collaborazione e rispetto reciproci. Questo tipo di doma, che gli anglofoni definiscono natural horsemanship (noto in Italia come doma gentile) suggerisce di adattare il proprio modo di pensare a quello equino, comunicando con i cavalli con un linguaggio non verbale. Monty Roberts, tra le altre cose, ha vinto otto volte il titolo di campione del mondo in rodeo; nel 1988 il National Reined Cow Horse Association gli ha assegnato il titolo di  Man of the Year  e, sempre in quell'anno, l'“Organizzazione Americana per la Lotta Contro la Violenza sugli Animali” lo ha premiato per la sua dedizione al lavoro per il bene degli animali. Nel 1989 Roberts è stato invitato da Elisabetta II d'Inghilterra al Castello di Windsor per mostrare le sue tecniche di doma gentile e formare il personale addetto alle scuderie reali oltre che per diffondere il suo metodo su tutto il territorio nazionale. Nell'aprile del 2002 gli è stato assegnato il titolo di dottore Honoris Causa presso l'Università di Zurigo nel campo dell'etologia. Roberts ha inoltre fondato l’istituzione no-profit Monty Roberts International Learning Center con l’intento di insegnare le sue teorie agli uomini di tutto il mondo. “L'uomo che ascolta i cavalli”, opera divenuta famosa in tutto il mondo, è stata solo il primo di una serie di best-sellers come Shy Boy: The Horse That Came In From the Wild, Horse Sense for People e From My Hands to Yours, tramite i quali Roberts vuole condividere e trasmettere la sua esperienza e il suo sapere.

Ascolta l'audio video incorporato qui sotto della premiazione online: