Chi possiede un cavallo, ha scelto di non destinarlo ad alimentazione, deve rendersi conto - definitivamente - se ha ancora dubbi, che il fine carriera è una responsabilità che ricade interamente su di lui, non su altri. Non esistono pensionati o rifugi - né pubblici né privati - che possano accogliere gratuitamente, per mantenerli al posto del legittimo proprietario, i cavalli che finiscono la carriera sportiva per età, infortunio, malattia.
Le opzioni di fine carriera per un equino
- Il pensionamento a proprie spese
- Ricollocamento
- Vendere il cavallo a un commerciante
- L'eutanasia nei casi consentiti dal codice vigente
- La macellazione
Esaminiamole più nel dettaglio nei paragrafi a venire.
Pensionamento
Esistono pensionati per cavalli anziani a pagamento, che sono poi dei semplici maneggi dilettantistici con recinti di sgambamento, la cui quota mensile di manteniment ricade sul proprietario dell'animale.
Si può essere occasionalmente fortunati, e trovare una sistemazione gratuita al cavallo come animale solo da compagnia presso una fattoria didattica, ma è l'eccezione, non la regola, e non si può basare le proprie speranze sul fine carriera dei cavalli sull'idea di delegare agli altri le proprie responsabilità.
Chi si prende un cavallo deve sapere che questo ha una durata media di vita di 25/30 anni e che mantenerlo fino alla fine spetta unicamente al proprietario.
Per trovare un pensionato per cavalli anziani a pagamento, basta consultare la lista di maneggi/agriturismi/cascine con cavalli della propria provincia, regione, regolarsi su quelli che non hanno declinazione agonistica e che sono strutturati per la gestione degli equini in ricoveri/stalle e recinti di sgambamento. Il cavallo anziano ha infatti bisogno di muoversi da solo per tenere sciolte le articolazioni e non può vivere in box 24 ore al giorno, 365 giorni l'anno. I posti ci sono, basta pagare.
Visitare la struttura prima di portarvi il cavallo. Firmare un contratto di pensionamento per iscritto, che prevada obblighi e doveri. Farsi rilasciare le ricevute mensili del mantenimento.
Il costo non è mai inferiore ai 200 euro al mese, cifra minima, per un buon pensionato che offra servizi qualitativi per i cavalli anziani.
Ricollocamento
Purtroppo, dare via un cavallo significa rinunciare al controllo sul suo futuro. Che si decida di venderlo, o di cederlo gratuitamente, qui di seguito una lista di accorgimenti per fare scelte consapevoli.
Prendere la decisione per tempo
Se una persona non ha il posto a casa dove tenere il cavallo anziano, e non ha intenzione di mantenere il cavallo in maneggio fino a morte naturale, occorre che si organizzi per tempo per il ricollocamento. Cosa significa per tempo? Più il cavallo è anziano e inabile, più è difficile ricollocarlo. Appare assurdo che una persona mantenga un cavallo fino a 25 anni, e poi nel periodo più delicato e duro della vita del cavallo, pretenda che siano altri a doversi sobbarcare l'onere. Per i cavalli solo da compagnia il ricollocamento gratuito è un obiettivo veramente difficile. Ne consegue che, se non si vuole mantenere il cavallo fino a morte naturale, occorre preservarlo in salute, gestirlo in benessere, predisporre che il soggetto sia il più possibile equilibrato e ricollocarlo quando ancora è montabile, perché dopo potrebbe essere impossibile trovare chi lo voglia.
Addebitare un costo simbolico
Proprio come può essere fissato un risarcimento simbolico per le adozioni, è possibile proteggere il cavallo cedendolo ad un costo virtuale, che riflette la sua condizione, la formazione, o gli altri motivi per cui lo si sta dando via. Dover pagare anche una modesta quantità di denaro per un cavallo, aiuta i privati a schermarsi da malintenzionati che potrebbero non avere pensato abbastanza attentamente alle responsabilità connesse al possesso di un cavallo, nonché le persone con possibili motivazioni ben più sinistre.
Considerare la fida invece della cessione definitiva
In tempi di difficoltà economica, molti proprietari di cavalli si trovano di fronte alla scelta di regalare cavalli difficili da vendere, perché semplicemente non possono più permettersi di mantenerli. Se la difficoltà economica è temporanea, e quindi si prevede che in futuro si tornerà ad essere in grado di mantenere personalmente l'equino, l'affido offre garanzie migliori di poter continuare a supervisionare il cavallo, laddove l'adozione no.
Diffondere l'appello per raggiungere un pubblico più vasto
Maggiore la possibilità di scelta, più fine la selezione che si può fare per un futuro sereno del cavallo. Si può ricorrere al web, ai social, ai quotidiani locali con pagine ad hoc, per diffondere appelli di ricollocamento.
Dare il cavallo in adozione gratuita tramite un'associazione animalista
Ci sono associazioni che si occupano di ricollocare gli equini, benché oberate da richieste di cessioni, si può tentare la via dell’adozione mediata da associazione animalista. In questo caso, sarà l'associazione ad assumersi l'onere di pubblicare gli appelli, di selezionare la persona che prenderà in carico il cavallo, di fare le considerazioni di pertinenza per l'idoneità della sistemazione compatibile con un destino a vita. Le associazioni vivono di donazioni, non dimenticarsi di sostenerle economicamente se si vuole che possano, nel tempo, continuare ad offrire un servizio di qualità.
Donare il cavallo per attività socialmente utili
Si possono consultare i centri di equitazione a fini sociali, che offrono servizi di pet-therapy/ippoterapia, e similari, a titolo gratuito o convenzionato per categorie svantaggiate. Occorre però tenere conto che le vere "ippoterapie" si contano in poche unità e prendono solo cavalli che non hanno disabilità funzionali e che sono di indole docile. Inutile quindi pensare che possano ritirare il cavallo zoppo e anziano... non se sono vere ippoterapie. Fare attenzione perché ci sono personaggi e figure losche che ricettano cavalli fingendo di declinarli per attività socialmente utili, invece li avviano al commercio. Per evitare di incappare in queste frodi, seguire attentamente il consiglio successivo.
Visitare personalmente il posto in cui andrà a stare il cavallo
Controllate lo stato del luogo e le condizioni degli altri animali sulla proprietà - gli spazi a disposizione sono adeguatamente puliti e gli equini in buone condizioni di salute? Confrontatevi con gente del posto, chiedete i riferimenti del veterinario e maniscalco che seguiranno l'equino, chiamateli per verificare se la persona a cui state dando il vostro cavallo è a posto. Fidatevi del vostro istinto - se non siete sicuri, non procedete.
Stipulare un accordo scritto
Se cedete i cavalli privatamente a una persona o struttura, non dimenticate di stipulare una scrittura privata di affido o cessione, sia che si tratti di una cessione gratuita, sia che si tratti di una cessione onerosa. La scrittura privata servirà a stabilre cosa spetta a chi, come sono ripartite le responsabilità, i vincoli aggiuntivi. Nell'affido, le probabilità che il cavallo torni indietro, ad un certo punto, sono reali e contingenti; la scrittura privata dovrà tenere conto delle modalità di restituzione e della copertura assicurativa per eventuali danni a terzi. Anche se la cessione è definitiva, una scrittura privata può stabilire in base a quali accordi e delineare bene le responsabilità, tanto più importante ai fini di tutela del cavallo e assicurativi, per la tutela delle persone. Nel caso di cessione definitiva, va stabilito anche a carico di chi e con quale tempistica deve essere fatto il passaggio di proprietà che, per legge, va registrato entro 7 giorni dall'avvenuta cessione.
Vendere al commerciante
Ci sono commercianti che ritirano i cavalli in qualsiasi condizione essi siano perché, in un modo o nell'altro (a privati, maneggi o macelli) possono guadagnarci sopra. Altri più selettivi, che ritirano solo cavalli per la sella e corrispondono il prezzo di mercato per la cessione. A seconda del tipo di commerciante, questa modalità è più o meno sicura per la permanenza in vita del cavallo.
Assicurarsi in ogni caso (e pretendere) il passaggio di proprietà, per non trovarsi che in seguito il cavallo viene venduto o impiegato in attività che comportano un addebito civile o penale ed essere chiamati in concausa di responsabilità.
Eutanasia
Se, sentito anche il parere del veterinario, il cavallo è sofferente in modo significativo, non ha risposto al trattamento per un infortunio grave o è in una condizione che determina un dolore importante, ha una malattia o lesioni da cui non vi è alcuna prospettiva di recupero e per la quale nessun trattamento è disponibile, o quando un cavallo è in una condizione tale che sarebbe disumano mantenerlo in vita, l'animale può essere soppresso in modo indolore e senza indugio da un veterinario.
Il benessere del cavallo dovrebbe venire prima della considerazione del costo del procedimento.
Il costo dell'eutanasia si aggira in media intorno ai 250 euro. I veterinari sono liberi professionisti, non esiste una tabella dei costi, ma la cifra indicata è quella equa che può addebitare un libero professionista che non si faccia pagare chissà quale trasferta o il prestigio del nome per la prestazione. Va da sé che se chiamate il veterinario più alla moda, il quale deve farsi un tragitto particolarmente lungo, per assistere nell'abbattimento, potrà sentirsi libero di caricare una cifra diversa. Vi consigliamo di chiedere in anticipo il costo della prestazione, già quando fate la consultazione telefonica informativa, in modo da non avere soprese.
Nell'interesse del cavallo, i proprietari dovrebbero dare alla questione la loro piena considerazione per tempo e essere preparati all’evenienza dell’eutanasia, in modo che al momento del bisogno al cavallo siano evitati stress e sofferenze inutili.
A seguito del decesso la salma va disposta per l'incenerimento, a meno che non si disponga di molto terreno, non ci sia il rischio di inquinamento delle falde acquifere e si ottenga dalla autorità sanitaria del proprio paese (ASL veterinaria, Sindaco) l'autorizzazione all'interramento.
Quanto costa lo smaltimento ecologico della carcassa? La cifra da prendere in considerazione varia dai 150 ai 300 euro (dipendendo la cifra esatta dal peso della salma e dalla distanza per l'inceneritore) per lo smaltimento ecologico semplice, rivolgendosi alle ditte locali, i cui numeri di telefono sono disponibili chiedendo informazioni al veterinario di fiducia o a quello pubblico che lavora per la ASL veterinaria del proprio Comune. Se si desiderano le ceneri del proprio cavallo, consegnate in un'urna, la procedura si chiama "smaltimento assistito", non è disponibile in tutti i Comuni/Province, ci sono ditte specializzate che se ne occupano, si tratta di accompagnare la salma del cavallo presso appositi inceneritori, per un costo che si aggira intorno ai 700 euro.
Macellazione
Nessun cavallo registrato come non destinato alla produzione alimentare può essere mandato al macello solo per la convenienza dei proprietari.
Gli operatori del settore, prima di caricare un cavallo per il macello, dovrebbero controllare accuratamente i documenti dell’animale e scoraggiare comportamenti perseguibili, come lo è la macellazione abusiva che è una frode alimentare. Chi incoraggia la macellazione abusiva concorre al reato. La decisione sulla destinazione finale dell’animale va presa in modo responsabile e coerente dal proprietario. Chi vuole macellare il cavallo a fine carriera, lo registra all'anagrafe equidi come macellabile e si comporta conseguentemente, abolendo ogni farmaco e trattamento complementare non idoneo per la salubrità delle carni.
Qualora si sia scelto di destinare il proprio equino alla macellazione, occorre tenere un registro di carico e scarico dei farmaci, questi ultimi devono essere registrati per il consumo umano per garantire la filiera della carne secondo le disposizioni vigenti.
Per il registro di carico e scarico dei farmaci occorre rivolgersi alla ASL veterinaria del proprio Comune.
Occorre sapere che un equino destinato a carne può essere in qualsiasi momento volturato a vita presso l'anagrafe equidi di competenza, mentre l'opposto non è tecnicamente possibile a meno di frode.
Il fatto che l'equino sia destinato a carne non obbliga il proprietario a macellarlo. Obbliga esclusivamente il proprietario a registrare i farmaci che somministra.
Come associazione Horse Angels è contraria alla macellazione degli equini, specialmente quando allevati per ben altro. Riteniamo l'opzione eutanasica più dignitosa, per animali allevati per sport ed affezione.
Ma quanto si "guadagna" a macellare un cavallo? Il proprietario cede il cavallo a un mediatore, il commerciante, il quale stesso deve ricavare una rendita dal suo lavoro. Per questo non è disposto, mediamente, a rimborsare oltre 650,00 euro per cavallo anziano o infortunato di stazza media con documenti idonei alla macellazione che non ha speranze di essere rivenduto per l'equitazione. Se il cavallo invece non ha documenti idonei per la macellazione, il proprietario deve spesso accontentarsi di cederlo gratuitamente, se non pagare il commerciante per il "ritiro", in virtù del "disturbo" che questo si assume per "rottamare" - anche abusivamente - il cavallo in esubero.