L'emorragia polmonare indotta dall'esercizio (EIPH), nota anche come "sanguinamento", si riferisce alla presenza di sangue nelle vie aeree del polmone in associazione con l'esercizio. E' comune nei cavalli che intraprendono un intenso esercizio fisico, ma è stato riportato anche in atleti umani, cammelli da corsa e levrieri da corsa.
Nella maggior parte dei casi l'emorragia polmonare indotta dall'esercizio fisico non è evidente a meno che non venga eseguito un esame endoscopico delle vie aeree dopo l'esercizio. Tuttavia, dei cavalli possono mostrare sanguinamento alle narici dopo l'esercizio fisico, noto come epistassi.
CAUSE
Il problema si verifica spesso nei cavalli da corsa e il rischio aumenta in proporzione alla velocità e all'intensità dell'esercizio. Può verificarsi nelle corse dei purosangue (corse in piano o ad ostacoli), ma anche nel trotto o nelle discipline degli sport equestri ad alto impatto.
Succede quando il sangue entra nei passaggi aerei del polmone a causa di capillari fratturati. Sono state proposte varie cause: molto probabilmente si tratta di una condizione multifattoriale che coinvolge componenti delle vie aeree, vascolari, infiammatorie, ematiche, cardiache, locomotorie. In pratica uno stress eccessivo da sforzo che può portare a trauma polmonare e locomotorio associato.
SINTOMATOLOGIA
- Epistassi (perdita di sangue dalle narici)
- Cattiva prestazione atletica
- Frequente deglutizione e tosse nell'immediato periodo di recupero post-esercizio
- Scarso appetito post-prestazione
DIAGNOSI
Una diagnosi definitiva può essere fatta solo dal veterinario mediante vari esami, tra i quali il più frequente è l'endoscopia. C'è poi il lavaggio broncoalveolare, la radiografia polmonare toracica e la scintigrafia polmonare.
TRATTAMENTO
La patologia ha un effetto negativo sulle prestazioni sportive del cavallo atleta e generalmente accorcia la carriera di un cavallo da corsa e non di rado la sua vita.
Non esiste un trattamento farmaceutico specifico. Vengono spesso utilizzati anti-infiammatori (ad esempio steroidi), broncodilatatori, farmaci antipertensivi (ossido nitrico e fosfodiesterasi) estrogeni coniugati, anti-fibrinolitici ( per esempio acido aminocaproico e acido tranexamico), aspirina, diuretici (come furosemide, noto come Lasix o Salix), strisce nasali.
I farmaci non solo possono avere effetti collaterali, ma costituiscono doping se il cavallo non viene tenuto a riposo per i tempi di sospensione.
Ci possono poi essere fitoterapici che promuovono la salute dei bronchi, ma nulla è efficace se l'allenamento è troppo intensivo per le possibilità del cavallo.
PREVENZIONE
Spingere i cavalli fino a questo punto di fare emorragia polmonare, significa essere ben lontani dall'amore e dalla tutela per il cavallo, ma essere piuttosto vicini all'accanimento agonistico.
Ogni genere di pratica che implica il forzare un animale a compiere qualcosa di innaturale, come correre con un'emorragia di sangue nella trachea e al peggio nei polmoni, deve essere messo in discussione sia dal punto di vista etico che da quello sociale. Se i cavalli "volessero" correre a quella velocità, che bisogno ci sarebbe di usare la frusta, il blocca lingua, e altri strumenti di tortura per forzare la prestazione?
C'è una sola prevenzione, interrompere, lasciare che il cavallo si rimetta completamente e non forzarlo mai più contro natura a compiere gesti "eroici" d'azzardo sportivo.