Con questo termine si definisce la calcolosi intestinale del cavallo che può dare adito a coliche.
I calcoli o enteroliti possono essere il risultato di molti fattori, tra cui determinate diete con eccesso di minerali o proteine, predisposizione della razza e/o pratiche di gestione, ph intestinale, sedentarietà, o la concomitanza di più fattori. E' difficile stabilire una causa esatta.
Gli enteroliti sono accumuli minerali di magnesio-ammonio-fosfato (struvite) attorno a un corpo estraneo (un pezzo di metallo, ciottoli, spago, capelli, grumi di sebo) che formano pietrische rotonde, triangolari o piatte all'interno dell'intestino di solito nel corso di più anni. Si formano nel colon grande e lì possono rimanere senza dare fastidio. Possono però transitare anche nel colon piccolo, dove sicuramente provocano dolori. Se si muovono e provocano ostruzione, danno come risultato la colica.
Un cavallo può avere uno o più calcoli, essi possono essere grandi o piccoli e di varie forme. Fino a che questi calcoli sono piccoli, possono fuoriuscire da soli nel letame, se diventano di grandi dimensioni è difficile che ciò avvenga. Il cavallo potrebbe non avere disturbi visibili fino a che i calcoli non causano un'ostruzione con colica. Una volta fatta la diagnosi, è importante che siano rimossi.
Sintomatologia
I segni clinici variano a seconda delle dimensioni e del numero di enteroliti e della parte dell'intestino in cui si trovano. I cavalli con un calcolo di dimensioni elevate nel colon grande possono avere una storia di coliche intermittenti croniche. I cavalli con pietre di dimensioni più piccole, che possono muoversi e alloggiare all'interno del piccolo colon, avranno segni di coliche più acuti. Segni non specifici, come cambiamenti nell'atteggiamento del cavallo, anoressia, letargia, perdita di peso, diarrea, riluttanza all'esercizio, possono comparire prima di qualsiasi segno di colica. I sintomi che indicano un disagio addominale da lieve a moderato includono scalpitare, sdraiarsi e alzarsi ripetutamente, rotolarsi, guardarsi il fianco, dare dei calci all'addome e sudorazione fredda da stress.
Diagnosi
La diagnosi di enteroliti può essere difficile, poiché molti dei segni esterni di disagio sono compatibili anche con altre tipologie di coliche. Trovare i calcoli nelle feci nel box potrebbe essere un indicatore. La prova certa la si ha con le radiografie, anche se non è semplice rilevare questi calcoli, visto che il cavallo dovrebbe essere a digiuno e che serve un radiografo molto sensibile per vederli. La riuscita della radiografia dipende anche dalla dimensione dei calcoli e da dove si trovano.
Trattamento
L'unico trattamento efficace per i cavalli con coliche dovute a enteroliti è la rimozione chirurgica. Poiché la sutura deve saldarsi completamente e il cavallo riprendersi dall'intervento, il cavallo ha bisogno di qualche mese di riposo dal lavoro dopo la rimozione chirurgica degli enteroliti e di una dieta adatta a prevenire il riformarsi dei calcoli.
Prognosi
La prognosi per i cavalli con enteroliti molto piccoli è buona; possono rimanere asintomatici ed essere espelsi nel letame. Per i cavalli con enteroliti più grandi, potrebbero rimanere nell'intestino e non dare problemi rilevanti, ma sono sempre un rischio. Se, infatti, ci sono coliche da enteroliti e non si procede alla loro rimozione, dovesse l'intestino rompersi la prognosi sarebbe fatale. La diagnosi precoce e la successiva rimozione chirurgica degli enteroliti ha invece una percentuale di successo elevata.
Prevenzione
- Occorre tenere a bada il livello di ph nel colon. Ciò si ottiene riducendo il quantitativo somministrato di quegli alimenti che elevano il ph come l'erba medica, la crusca, le granaglie, integratori non necessari.
- Somministrare fieno privo di particelle di sporco o detriti.
- Anche l'esercizio moderato ma quotidiano può prevenire i calcoli o almeno aiutare a espellerli tramite le feci fino a che sono di piccole dimensioni. Allo stesso scopo serve il pascolo naturale, che tiene il cavallo in esercizio costante e in costante motilità intestinale.
- Integrare la dieta con psyllium o altre fibre può aiutare l'evacuazione intestinale.
- Occorre infine fare attenzione all'acqua dell'abbeverata, che non sia troppo dura, cioè troppo ricca di minerali.
- Lo stress altera il microbiota e favorisce disturbi intestinali da acidosi, quindi attenzione a tutti quei fattori che peggiorano la qualità di vita del cavallo.