Come può succedere per gli esseri umani, anche i cavalli possono diventare ciechi. Ciò può succedere a seguito di traumi, malattie congenite o infezioni, la cecità può essere progressiva o fulminea, colpire entrambi gli occhi o uno solo.
Il cavallo cieco
Il cavallo cieco può vivere serenamente o meno, avere una vita dignitosa o meno, come sempre dipende dal proprietario.
Ci sono persone che quando il cavallo diventa cieco desiderano sbarazzarsene. In questi casi, anziché avviare il cavallo alla macellazione abusiva (nel caso di cavallo registrato come non destinato alla produzione alimentare), o darlo purchessia, a scanso di sicurezza e benessere, sarebbe doveroso considerare l'eutanasia. Ma il cavallo può vivere una vita dignitosa anche da cieco. Se gli volete bene, anziché cercare di scaricarlo ad altri, sarebbe auspicabile occuparvene in prima persona, facendo tutti gli adeguamenti necessari.
La vista nel cavallo è un organo importante. I cavalli vedono in lontananza, ai lati e riescono a coprire un raggio ampio attorno al proprio corpo. Non vedono esclusivamente dietro al sedere, nel punto chiamato cieco. Il cavallo è una preda e si serve della vista, come degli altri sensi, anche per fuggire al predatore. Ne consegue che una cecità improvvisa può essere molto traumatica, catapultando il cavallo in uno stato di ansia e preoccupazione che rende più difficile, almeno temporaneamente, la gestione. Se invece la cecità è progressiva, il cavallo ha tempo di abituarsi ad essa con meno stress.
Sintomi di ipovedenza o cecità
- lo sguardo si opacizza o l'occhio diventa bianco
- incertezza in penombra
- il cavallo sbatte, si sbilancia, è incerto ed esitante nel muoversi
- mostra ansia, paura, gira frequentemente su se stesso
- nitrisce per chiamare un sostegno (animale amico o essere umano)
Diagnosi e trattamento
La visita del veterinario può chiarire i dubbi, evidenziare le cause e le prospettive, oltre che le soluzioni.
Le malattie degli occhi sono spesso dolorose e richiedono un intervento immediato. Prima l'animale riceve assistenza medica, maggiori sono le possibilità di mantenere la vista.
Il veterinario dopo aver visitato il cavallo saprà dare i consigli specifici per la situazione. Quelli che seguono sono invece consigli astratti, che vanno poi adattati caso per caso.
La vita del cavallo cieco
Gli animali quando hanno una disabilità compensano con ciò che hanno. Saranno più attenti dunque agli altri sensi. Tatto, udito e odori saranno fondamentali e i cavalli si affideranno a questi sensi alternativi per muoversi. Ci sono cavalli ciechi che continuano a fare una vita sportiva. Perché hanno un rapporto di totale fiducia e collaborazione con chi li gestisce.
Fornire un ambiente sicuro, riferimenti stabili, è il modo migliore perché il cavallo cieco possa avere una vita serena e dignitosa. La cecità del cavallo non è incompatibile con la sua vita da animale domestico.
Il cavallo cieco può godersi la vita. Sta a noi renderlo possibile. Cibo e cure giuste, ambiente adatto, compagnia, affetto e movimento. Come per qualsiasi cavallo, cieco o meno.
L'ambiente giusto
Se il cavallo smette di fare qualsiasi attività di lavoro, è importante che abbia un ambiente in cui può muoversi anche da solo, e di sicuro non è il box se il cavallo non viene impiegato per una qualche attività che ne permette la movimentazione quotidiana. Avrà bisogno di un paddock con un terreno piatto, senza buche, ostacoli, sporgenze, spigoli, detriti o altri pericoli. Di solito si consiglia un perimetro non solo ben delimitato da un recinto solido, ma non troppo grande. Il cavallo imparerà a conoscere alla perfezione il recinto e a muovercisi in sicurezza. Il recinto elettrico non va bene per i cavalli ciechi. Serve una staccionata in legno o in tubolare. Cibo e acqua vanno riposti sempre nel medesimo posto.
Toelettatura
I baffi, vibrisse e i peli sul muso del cavallo lo aiutano a mappare l’ambiente perché forniscono feedback sensoriali. Non vanno assolutamente tagliati. Andrebbe vietato per legge anche nei cavalli sani, in quelli ciechi è criminale.
Animale guida
Un animale da compagnia è spesso l'ideale per un cavallo cieco che non viene impiegato per attività con umani. Gli tiene compagnia e gli permette di muoversi di più. Dalla movimentazione dipende la salute del cavallo e quindi l'impiego dell'animale guida ha un impatto da non sottovalutare per la salute complessiva del cavallo. L'animale guida offre sicurezza, compagnia e intrattenimento al cavallo cieco. Può essere un altro cavallo, un pony, un mulo, un asino o una capra. Se si sceglie un altro cavallo, sarebbe meglio un soggetto da non impiegare nel lavoro o nello sport. Di pari età o più anziano e con un carattere compatibile. Il cavallo si legherà molto al compagno di vita, tanto che si verrà a creare il fenomeno dell'imbrancamento. Per questo è importante non inserire come animale guida un cavallo utilizzato per lavoro o sport, che tolto dal recinto manderebbe il cavallo cieco in ansia da separazione, con tutti i rischi connessi se il cavallo cieco fa di tutto per raggiungere il compagno separato.
Come comportarsi con un cavallo cieco
I cavalli ciechi riconoscono la voce, l’odore e il tatto. Amano le routine. Temono le sorprese e ciò che è sconosciuto. Scaraventarlo in un ambiente nuovo, dove tutto è diverso e sconosciuto, non è il bene per il cavallo. Avrà invece bisogno di tempo per imparare come muoversi in un ambiente adatto, affidandosi a persone di fiducia e sua stima. Può apprendere nuovi comandi verbali. E' importante il controllo della voce, la serenità nella comunicazione, perché i toni di voce saranno più importanti di prima per percepire che va tutto bene o che al contrario c'è un pericolo.
Anche i gesti, il tocco, diventeranno se possibile più rilevanti di prima e andranno utilizzati per far capire al cavallo cosa si vuole fare, ricorrendo alla coerenza e costanza nella comunicazione, verbale e non verbale.
Le tecniche di addestramento devono essere coerenti. Dovrebbe ssere sempre così, anche con un cavallo normodotato, ma con uno cieco è fondamentale per la sicurezza. Quindi, codificare parole, gesti e routine diventerà la base della rieducazione.
Attività sportiva con il cavallo cieco
I cavalli ciechi possono avere una vita sportiva se l'avevano prima di diventare ciechi. Occorre valutare se è possibile continuare in base al livello di sicurezza percepito e il livello di fiducia in essere nel binomio. Ancora una volta, molto dipende dalla personalità e dalla fiducia tra cavallo e persona, dalla volontà e capacità di fidarsi implicitamente all'altro e dalla quantità di tempo che si può dedicare al cavallo.
Branco e pascolo
I cavalli sono animali da branco con una gerarchia sociale ben definita. Di solito il cavallo cieco finisce per essere l'ultimo dei gregari nella scala sociale. Gli altri avvertono la vulnerabilità del cavallo cieco e ne approfittano con comportamenti di "bullismo". Un cavallo cieco può essere allontanato dal gruppo, specialmente durante i pasti. Un cavallo solitario, invalido, non è un cavallo felice.
Il cavallo cieco non può dunque vivere in branco, specialmente se non ha un compagno che lo difenda con cui fare coppia, anziché branco. Scoprirai rapidamente cosa funziona e non funziona per il tuo cavallo cieco, nel tuo contesto particolare. Far vivere bene il cavallo significa avere la prontezza e flessibilità mentale, preparazione e competenza, per correggere la gestione se qualcosa non funziona. Sebbene ci siano eccezioni, in generale un branco al pascolo libero non è l'ideale per il cavallo cieco.
Consulente per cavallo cieco
In caso di mancanza di competenza specifica, può essere molto utile, anche come supporto emotivo, prendere come consulente una persona che ha posseduto con successo, per molto tempo, un cavallo cieco, tenuto bene e con soddisfazione reciproca del cavallo e del suo proprietario.