Malattia contagiosa, propria degli Equidi, che colpisce soprattutto i puledri è causata dallo Streptococcus equi che si localizza nel naso e nella faringe, da cui si diffonde ai linfonodi intermascellari e retrofaringei, determinando la formazione di ascessi.

Sintomatologia

Febbre, polso frequente, respiro aumentato, diminuzione dell'appetito, abbattimento, scolo nasale purulento, linfonodi sottomascellari ingrossati, caldi e dolenti, difficile deglutizione, rottura e fuoriuscita del pus dagli ascessi.

Diagnosi

L'adenite equina può essere diagnosticata in base ai sintomi clinici. Il veterinario può prescrivere anche esami di laboratorio specifici.

Cura

Si ottiene la guarigione in 15-20 giorni. Esistono poi numerose forme atipiche, alcune benigne e altre gravi che possono provocare la morte per formazione di ascessi a livello cerebrale o viscerale.

Il trattamento più adeguato per i cavalli affetti da adenite equina solitamente dipende dallo stadio e dalla gravità della malattia. La maggioranza dei casi di adenite equina non necessita di un trattamento, a parte il riposo, una stalla calda ed asciutta, alimenti di buona qualità, facile accesso a cibo e acqua mentre la malattia termina il suo decorso.

Nei casi più gravi, il veterinario può prescrivere terapia antibiotica o altra terapia per la fase acuta, caratterizzata da febbre e depressione, per prevenire la formazione degli ascessi locali.

Gli animali colpiti devono essere isolati per impedire la diffusione ad equini sani.

Prevenzione

L'igiene e la gestione ottimali sono essenziali per interrompere la diffusione delle infezioni da S. equi. La vaccinazione ha portato ad una notevole riduzione dell'incidenza dell'adenite equina e della gravità dei sintomi. La vaccinazione è indicata solo per i cavalli sani (ossia, gli animali che non mostrano sintomi clinici di adenite equina o di altre malattie), ed è solitamente consigliata come strumento essenziale per la prevenzione delle epidemie di adenite equina.