Gli equiseti sono piante perenni, non fiorite, erette che sono composte da più di 30 specie del genere, appartenenti alla famiglia delle Equisetacee.

Questa pianta simile a una felce, che produce spore, si trova generalmente nelle zone da umide a umide in Europa e Nord America.

A volte è anche un contaminante nel fieno.

Componenti tossici dell'equiseto La pianta contiene diversi composti tossici ma si ritiene che la sua tossicità sia dovuta alla presenza dell'enzima tiaminasi, dell'alcaloide nicotina e degli alcaloidi piperidinici. La tiaminasi è un enzima che distrugge la tiamina, un'importante vitamina B necessaria per il corretto funzionamento del cervello.

I sintomi di avvelenamento nei cavalli si sviluppano lentamente e iniziano con,perdita di peso senza perdita di appetito, diarrea e lieve incoordinazione.

Senza trattamento, i segni progrediranno fino a diventare più estremi, portando a problemi di equilibrio e perdita di controllo del movimento muscolare, portando infine alla morte in circa 1-2 settimane.

Sintomi:

  • Perdita di peso
  • Diarrea
  • Incoordinazione
  • Perdita di controllo muscolare
  • Andatura barcollante
  • Nervosismo
  • Convulsioni
  • Incapacità di alzarsi

L'eradicazione dell'equiseto non è facile. La pianta ha rizomi che, se tagliati mediante rimozione meccanica, possono distribuire la pianta in altre aree. Drenare l'acqua in eccesso dalle zone paludose può aiutare. Il metodo di controllo ideale è tagliare gli equiseti quando sono giovani e in crescita, prima della maturità e della distribuzione delle spore.

Curiosità

L'equiseto è il solo genere vivente di felci appartenente alla famiglia Equisetaceae, conosciute comunemente con il nome di code di cavallo. Sono dei "fossili viventi" infatti sono gli unici viventi dell'intera sottoclasse delle Equisetidae che dominavano i sottoboschi nella tarda era Paleozoica. In quel tempo alcuni equiseti erano grandi alberi che raggiungevano i 30 m di altezza. Ad esempio il genere estinto Calamites della famiglia Calamitaceae, è abbondante nei depositi fossili del periodo Carbonifero.

Gli equiseti sono tra le piante più antiche della terra: il ritrovamento di resti fossili di alcune specie dell'ordine delle Equisetales indicano che erano piante diffuse già alla fine del Devoniano (395 – 345 milioni di anni fa).
Dal punto di vista filogenetico sono piante più primitive delle angiosperme, infatti sono senza organi sessuali distinti, si propagano e si riproducono per mezzo di spore e non di semi. Al genere Equisetum appartengono 15 specie, delle quali poco meno di una decina sono presenti nella flora italiana.