Il fenilbutazone (Bute) è usato per ridurre il dolore e l'infiammazione nei cavalli.

Questo farmaco è uno dei più utilizzati dai proprietari e dai veterinari di oggi, dal momento che è facile da reperire e relativamente economico, i suoi effetti inoltre permangono a lungo. È disponibile per l'uso come compressa orale, pasta orale o iniezione.

Non è privo di rischi per il cavallo. Fa parte di un gruppo di farmaci meglio noti come antiinfiammatori non steroidei (FANS), il cui bugiardino chiarisce bene che non sono esenti da effetti collaterali.

La tossicità si riferisce alla condizione di sovradosaggio nel sistema di un cavallo o di un uso eccessivo nel tempo del farmaco.

Sintomi di tossicità da fenilbutazone (bute) nei cavalli

  • Ulcere orali - piaghe aperte nella bocca del cavallo
  • Colite dorsale destra
  • Condizione infiammatoria ulcerosa del colon
  • Ulcere o emorragie nell'esofago o nel tratto gastrointestinale
  • Diarrea
  • Denti digrignanti
  • Cambiamenti nelle abitudini urinarie
  • Perdita di appetito
  • Diminuzione della conta dei globuli bianchi
  • Anemia
  • Malattie intestinali, renali o epatiche

Cause

Sovvradosaggio del farmaco e saturazione nel sangue che possono causare problemi. Oltre infatti a permeare le membrane o l'articolazione ferita, con effetto anti infiammatorio desiderato, se ne può avere ritenzione nel fegato, nel cuore, nei reni, nei polmoni e nel plasma (effetti collaterali non desiderati). Il Bute nel sangue viene trasferito nell'area ferita attraverso il flusso sanguigno naturalmente aumentato verso l'area o l'articolazione ferita. Purtroppo non va solo lì. Il fegato è l'organo principale responsabile dell'elaborazione e dell'eliminazione del bute dal sistema del cavallo. Il carico sul fegato può facilmente diventare eccessivo, quando il bute è somministrato troppo spesso o a dosi troppo elevate. 

Troppo o dose giusta dipende dal cavallo, dalla sua storia clinica, dai pregressi, dalla sensibilità individuale del cavallo.

Diagnosi di tossicità

La diagnosi di tossicità da fenilbutazone (bute) può essere determinata condizionalmente dall'anamnesi di utilizzo di fenilbutazone, segni clinici e basse proteine ​​del sangue. Inoltre, potrebbe essere necessario un esame del sangue, soprattutto per i casi più gravi, in cui il veterinario cercherà bassi livelli di sodio, cloruro, calcio e volume del sangue, nonché livelli di pH ridotti. Ulteriori test che possono essere richiesti possono includere l'ecografia per accertare se vi è ispessimento nel colon e gastroscopia per confermare l'eventuale ulcera gastrica sospettata. Una volta che il veterinario avrà ottenuto informazioni sufficienti per la sua diagnosi, verrà sviluppato e implementato un piano di trattamento adeguato.

Trattamento

Interrompere immediatamente il fenilbutazone e concordare con il veterinario una cura detossinante o di recupero per gli organi vitali coinvolti nell'intossicazione (fegato, reni, esofago). Per alcuni casi più gravi, come le ulcere gastriche, potrebbe essere necessaria la rimozione chirurgica di parti danneggiate dello stomaco e del colon dorsale destro.

Probabilmente saranno necessari cambiamenti dietetici, come introdurre nella dieta alimenti che hanno proprietà tampone o che elevino i livelli di ph.

Prevenzione

I cavalli possono avere livelli di tolleranza individuali all'esposizione al farmaco. Alcuni cavalli possono tollerare livelli più alti di Bute nei loro sistemi e per periodi di tempo più lunghi rispetto ad altri. Conoscere i limiti di assunzione per cavallo richiede notevole esperienza, quindi è sconsigliato il fai-da-te.

Nei cavalli sensibili, che mostrano o hanno mostrato in passato sintomi da intossicazione da Bute, questo farmaco andrebbe estromesso e sostituito con anti dolorifici di classe diversa al bisogno. Prima di somministrare future dosi di bute al cavallo, è quindi opportuno sentire il veterinario, per la dose giusta o per una alternativa di trattamento del dolore e dell'infiammazione.