I cavalli che sono stati avvelenati dalla salvia avranno un comportamento anormale, poiché la salvia ad alte dosi ha manifestazioni neurotossiche.
Mentre la maggior parte delle volte i cavalli possono mangiare qualche foglia di salvia senza problemi, non può essere l'ingrediente principale nella loro dieta. I cavalli che mangiano una quantità significativa di salvia, ne esistono una centinaia di varietà, alcune delle quali maggiormente tossiche, avvertiranno il problema sotto forma di intossicazione. Torneranno alla normalità solo quando la salvia sarà rimossa completamente dalla dieta.
Sintomatologia:
- Atassia o incoordinazione nei quarti anteriori
- Instabilità e cadute frequenti
- Camminare in circoli senza sosta
- Odore di salvia nel respiro e nelle feci
- Comportamento anormale o aggressivo
Cause dell'intossicazione:
La salvia contiene un chetone complesso, il tujone, che può risultare tossico ad alte dosi. Ciò ha impatto sia sull'uso culinario che su quello medicinale e spiega perché la salvia è stata usata come aroma ma non, per esempio, come insalata. La normativa europea ha stabilito un limite massimo al contenuto di tujone nei cibi per umani, che è di 25 mg/kg nel caso di cibi aromatizzati con la salvia, per dire che la pianta può essere tossica anche per le persone se assunta in eccesso.
La tossicità effettiva di una pianta di salvia varierà a seconda delle condizioni di crescita e della stagione. La salvia è più tossica nei mesi autunnali e invernali, quando il foraggio è al minimo e la salvia abbonda. Le bacche acerbe e verdi di una pianta di salvia contengono la maggior parte delle tossine e accrescono il rischio che il cavallo venga avvelenato se ne ingerisce in quantità.
In genere, il cavallo può ingerire una piccola quantità di salvia e non ammalarsi. L'intossicazione si avrà quando la salvia è eccessiva nella dieta dell'animale. Può succedere in cavalli che vivono al pascolo anche in condizioni rigide come in inverno quando nevica e la pianta alta di salvia è l'unica visibile al pascolo.
Diagnosi
Annusando l'alito e le feci del cavallo si saprà se ne ha ingerita troppa. Il veterinario raccoglierà un campione di feci e lo analizzerà per eventuali particelle di piante rimanenti che non sono state completamente digerite. Un esame fisico completo, compreso un emocromo completo e un'analisi delle urine, escluderà altre possibili cause per la malattia del cavallo. Il veterinario può anche raccogliere campioni di mangime e fieno del cavallo per accertarsi che non siano quegli alimenti la fonte di avvelenamento.
Trattamento
Una volta che il veterinario ha stabilito che il cavallo soffre di intossicazione da salvia, deciderà come procedere. Di solito verranno fornite cure di supporto sotto forma di liquidi per via endovenosa, terapia nutrizionale e molto riposo. La maggior parte dei casi di intossicazione da salvia si risolverà entro una o due settimane quando la spezia sarà completamente rimossa dalla dieta del cavallo e l'animale avrà a disposizione una dieta completa, consona e nutriente. Il riposo in stalla può essere raccomandato per evitare che il cavallo si faccia male se è sovvraeccitato o che vada a pascolare in campi con presenza in eccesso di salvia fino a che questa non sarà rimossa.
Prevenzione
Nei mesi autunnali e invernali assicurarsi di fornire foraggio privo di salvia. La maggior parte dei cavalli non è disposta a mangiare salvia a meno che non ci sia nulla altro da mangiare. Se c'è una crescita eccessiva di salvia nel pascolo, in particolare di varietà di salvia psicoattive, va diradata o rimossa completamente.