La desmite degenerativa del legamento sospensore, comunemente chiamata DSLD, nota anche come accumulo proteoglicano sistemico equino (ESPA), è una malattia sistemica del tessuto connettivo del cavallo e di altri equini.
CAUSE
Inizialmente ritenuta una condizione di sovraccarico e vecchiaia, la malattia è ora riconosciuta come ereditaria ed è stata osservata nei cavalli di tutte le età, compresi i puledri.
Questa patologia è comune a molte razze di cavalli, ma viene diagnosticata soprattutto nel cavallo atleta, visto che l'uso intensivo dell'animale in attività di alto impatto può rendere più evidente e più rapido il decorso della degenerazione del legamento, mentre la condizione nel complesso rappresenta un limite alla prestazione agonistica che richiede appunto diagnosi.
SINTOMATOLOGIA
La DSLD in passato era considerata una condizione patologica legata solo agli arti, con il segno più tipico del collasso di garretti e nodelli. Tuttavia, l'esame necroscopico ha mostrato che i cavalli affetti da DSLD / ESPA possono manifestare problemi non solo a tendini e legamenti di tutti gli arti, ma possono presentare anche il coinvolgimento di altre parti del corpo come il legamento nucale, gli occhi, l'aorta, la pelle, le fasce muscolari, i polmoni ed altri organi, così come legamenti e tendini in tutto il corpo. Quindi:
- l'intero corpo del cavallo viene interessato in vari modi nel momento in cui la malattia progredisce con perdita della funzionalità del tessuto connettivo,
- la zoppia è molto evidente nei due arti anteriori o addirittura su tutti e quattro,
- il legamento sospensore aumenta di volume e il cavallo risponde al test di flessione,
- in questa patologia si riscontra un accumulo anomalo di sostanze chiamate Proteoglicani fra le fibre del tessuto connettivo che alterano la sua resistenza ed elasticità.
DIAGNOSI
Richiede un veterinario attrezzato con diversi strumenti diagnostici. Sono necessarie sia la radiografia che l’ecografia. A ciò si deve aggiungere la scintigrafia o eventualmente un ecodoppler per evidenziare i vasi sanguigni colpiti e la progressione della degenerazione.
TRATTAMENTO
Al momento non esistono cure o trattamenti che si siano dimostrati efficaci a debellare la malattia.
La terapia di sostegno, soprattutto sintomatologica, si basa sulla riduzione del calore e del dolore locale mediante l’idroterapia (impacchi di acqua fredda), un controllo della dieta che deve essere povera di mangime concentrato e ricca in magnesio.
Grande importanza assume la ferratura correttiva per alleggerire i legamenti colpiti.
PREVENZIONE
Ci sono molte indicazioni che la patologia sia di origine ereditaria, per cui i soggetti portatori andrebbero esclusi dalla riproduzione selettiva per i cavalli sportivi.