I cavalli soffrono il caldo più di quanto soffrano il freddo. E nei soggetti con mantello chiaro non sono insolite le scottature solari. Ci sono poi essenze erbose che aumentano la fotosensibilità e che nei soggetti a rischio vanno evitate.
Fotosensibilità da piante erbacee
Mentre l'esposizione al sole durante le parti più calde della giornata, senza ombreggianti, può infastidire i cavalli sensibili, ci sono erbe che possono peggiorare il problema. L'erba di San Giovanni, o iperico (link), è una pianta che può causare fotosensibilità sia nei cavalli sia nei bovini. Contiene una tossina chiamata "ipericina" che diventa fluorescente in presenza delle radiazioni ultraviolette contenute nella luce solare causando infiammazione acuta e necrosi dei capillari sottocutanei. Le lesioni si sviluppano prima sulle aree bianche del corpo dove la cute è prima pruriginosa, arrossata e gonfia, poi desquama lasciando il posto a ferite, piaghe e croste.
Altri sintomi causati dall'ingestione di Iperico nel cavallo comprendono irrequietezza/intrattabilità, pupille dilatate, zoppie, diarrea e prurito generalizzato. Piaghe ed ulcere possono comparire anche sulla lingua e sulle mucose orali impedendo al cavallo di alimentarsi correttamente.
I cavalli non mangiano l'iperico volentieri, ingerendono quantità significative solo in caso di alimentazione carente o somministrazione di fieno di scarsa qualità. Per proteggere i cavalli è necessario rimuovere sial il fusto che le radici delle piante dai paddock e dal pascolo. Più semplicemente, se i cavalli hanno quantità sufficienti di fieno di buona qalità e acqua fresca e pulita, eviteranno da soli di ingerire iperico.
Il trifoglio di Alsike - o ibrido - può causare fotosensibilità, insufficienza epatica, disturbi gastrici e neurologici. La patologia da eccesso di pascolo in campi di trifoglio ibrido prende il nome di avvelenamento da rugiada che si manifesta con scottature sul naso del cavallo e sulla parte inferiore delle gambe mentre l'animale si alimenta in macchie di trifoglio bagnato. Altre piante che possono causare fotosensibilità sono il grano saraceno e il sambuco.
A volte anche gli spray anti mosche possono esacerbare una scottatura solare. Infine, La fotosensibilità può essere causata da alcuni farmaci.
Prevenire le scottature sui cavalli
Prevenire le scottature solari il più delle volte significa tenere gli animali fuori dal sole diretto quando è più forte. È importante fornire un luogo ombreggiato come una fila di alberi o un riparo. Alcune persone scelgono di tenere i cavalli dentro durante il giorno e di lasciarli fuori di notte.
La crema solare per bambini utilizza solitamente una formula che può andare bene per le aree vulnerabili del cavallo. Ci sono poi prodotti realizzati appositamente per i cavalli. La pasta di ossido di zinco economica è utile sia come protezione solare che per aiutare a guarire qualsiasi pelle precedentemente irritata.
Le mascherine per le mosche possono aiutare a prevenire scottature sul muso del cavallo. Una maschera facciale completa copre il cavallo dalla parte superiore del naso fino alle punte delle orecchie. Le coperte solari offrono una protezione sulla schiena. Poiché sono realizzate con rete, tuttavia, non dovrebbero essere considerate protezione totale, poiché alcuni raggi del sole filtrano dalla rete. Vanno scelte della misura adatta, altrimenti sono più un danno che un vantaggio.
Curare le scottature solari
Una volta comparsi i sintomi è necessario rimuovere tempestivamente i cavalli dalla luce solare, rimuovere le erbe o prodotti fotosensibili che il cavallo ingerisce o con cui viene a contatto e chiamare il Veterinario se ci sono lesioni importanti, perché possa suggerire una terapia locale o sistemica appropriata.