Anche le cavalle possono soffrire di tumore alle ovaie. Il carcinoma ovarico non è così frequente, tuttavia può succedere e riconoscerne i segni, ricorrere all'assistenza veterinaria, può aiutare a salvare la cavalla e anche ad evitare incidenti in cui sono coinvolti esseri umani.
Sintomatologia
- aggressività maggiore nei confronti di altri cavalli e dell'essere umano (una cavalla prima educata e buona, può diventare più difficile da gestire perché morde e scalcia spesso), questo comportamento è definito "virilismo", ed è dovuto allo squilibrio ormonale
- irritabilità frequente (è una manifestazione esterna del disagio interiore), specie al lavoro, in movimenti in cui l'ovaio si fa sentire; conseguenza dell'irritabilità è che la cavalla è meno affidabile e più pericolosa nella gestione, a terra e a sella
- cicli (estro/calore) irregolari: assenti, particolarmente estesi o intermittenti
- pelo lungo magari nella stagione sbagliata, per via dello squilibrio ormonale e in particolare degli alti livelli di testosterone
- sintomi simili alle coliche per taluni tipi di cancro alle ovaie
Diagnosi
La fa il veterinario tramite anamnesi generale, palpazione rettale, esami del sangue, ecografo, quanto altro valuta opportuno. Il tumore può impattare un solo ovaio o entrambi, essere benigno e a crescita lenta, tipo cisti, o dare il pericolo di metastasi (è più raro ma può succedere).
Cause del cancro ovarico nelle cavalle
Come per gli esseri umani, è difficile definire la causa. Il tasso di incidenza sembra essere indipendente dalla razza. Tende a colpire cavalle nel pieno dell'età fertile (5-9 anni).
Trattamento del carcinoma ovarico nelle cavalle
Le opzioni terapeutiche sono tipicamente di natura chirurgica e comportano la rimozione dell'ovaio canceroso. Esistono molti modi per eseguire questa procedura, tuttavia lo standard è un'incisione dell'addome mentre la cavalla è in anestesia generale, ma è possibile utilizzare anche tecniche laparoscopiche, a seconda dei casi specifici e della clinica veterinaria a cui ci si rivolge. L'unico rischio per la chirurgia è quello tipico di qualsiasi animale sottoposto ad anestesia generale. Le procedure chirurgiche laparoscopiche, nei casi in cui l'anestesia generale è un rischio, permettono di operare la cavalla in piedi. I veterinari - di solito - consigliano di rimuovere il carcinoma anche nelle cavalle che non sono chiamate a riprodursi, per evitare che il problema non trattato diventi sempre più impattante per la salute e il benessere della cavalla e la sicurezza nel suo impiego.
Convalescenza
Una volta rimosso il tumore, la cavalla avrà bisogno di un pò di riposo e di follow-up del veterinario prima di rimettersi al lavoro. Potrebbero essere necessari da 4 a 8 mesi prima che l'attività follicolare della cavalla ritorni alla normalità nell'ovaio rimanente.